1. Il korfball. Decisamente non pervenuto, il korfball è uno sport di origine olandese, vagamente simile al basket perché dotato di due canestri e una palla. La cosa più interessante però è che si tratta dello sport "delle pari opportunità": maschi e femmine infatti non gioca(va)no in categorie diverse, bensì insieme nella stessa squadra.

2. La pelota basca. Sport comparso soltanto durante le Olimpiadi di Parigi del 1900; la cosa curiosa è che tutte le squadre che parteciparono in quell'occasione vinsero delle medaglie. Erano infatti soltanto due: Spagna e Francia. In cosa consistesse di preciso non è chiaro a nessuno, ma si può dire che la pelota basca fosse una sorta di pallacorda, il cui scopo era quello di colpire una parete con una palla. 

3. Il roque. Nient'altro che la versione americana del croquet; perché un tempo negli Stati Uniti si usava prendere qualcosa di inglese e aggiungere il prefisso New per trasformarlo in qualcosa di americano (cfr. New York). In questo caso l'operazione avvenne per sottrazione: si tolsero la prima e l'ultima lettera del croquet e si ottenne il roque. Differenze pratiche? Il tipo di campo su cui giocare, la lunghezza delle mazze, i materiali delle palline. Niente di così significativo in fondo. Durante la III Olimpiade nel 1904 a Saint Louis, l'unica con il roque, parteciparono solo atleti americani. Chissà perché.

4. La motonautica fece parte delle Olimpiadi solo nel 1908. Si trattava di uno sport in cui gareggiavano vari tipi di natanti, come gli idroplani o i catamarani. Perchè non inserire fra gli sport olimpici anche la bicicletta elettrica allora….

5. Il duello con la pistola. Sì, be', al tempo esisteva ancora il delitto d'onore, quindi perché non sfidarsi a duello in contenziosi degni del miglior spaghetti western? Lo "sport" fu inserito in un'edizione speciale delle Olimpiadi, tenutasi ad Atene nel 1906, che viene ricordata come l'edizione fantasma. Ci sarà un nesso?

6. Il "lancio del giavellotto con entrambe le mani" fu disciplina olimpica solo nel 1908 a Londra e non prevedeva di lanciare uno stesso giavellotto con entrambe le braccia, come si potrebbe pensare, bensì di lanciarne uno per mano, sommando poi le distanze raggiunte da entrambi. Uno sport decisamente discriminante per i non ambidestri!

7. Il tiro alla fune. Sì, quello che organizzi in spiaggia maschi contro femmine… Una volta era sport olimpico e qualcuno l'avrebbe riproposto per i giochi moderni, per il suo spirito molto affine al cameratismo. Ma anche no. Così ne siamo stati privati dalle Olimpiadi in Belgio del 1920, quando l'Italia vinse la medaglia di bronzo.

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8. La corsa campestre. Dopo il cosiddetto "massacro del 1924", se ne sono perse le tracce. E per fortuna. In quell'occasione infatti gli spettatori dovettero assistere a scene definite allora terribili: gli atleti infatti svomitazzavano ai bordi delle strade per i colpi di sole presi durante la corsa.  Pare evidente che il pubblico di allora non fosse affatto abituato ai reality di oggi (dove scene del genere, corsa a parte, sono comuni tanto quanto un pianto "vero" di Barbara d'Urso).

9. Il 2.000 metri sprint di tandem. Sopravvisse fino alle Olimpiadi del 1972 a Monaco di Baviera. Poi tu tolto per questioni di sicurezza: le biciclette a due posti non garantivano la stabilità. Un gran peccato! Mi immagino scene tipo "Mai dire Banzai".

10.  I 200 metri stile libero a ostacoli! Come se nuotare non fosse già abbastanza complesso di per sé. Ma se ne accorsero subito: questo sport comparve infatti solo a Parigi nelle Olimpiadi del 1900. Oggi invece dobbiamo accontentarci delle spalle di Gregorio Paltrinieri che volano lisce sulla superficie della piscina, senza alcun ostacolo. Ma forse, forse ci abbiamo guadagnato, che dici?