Il punk è rabbia, libertà, rumore. È furia iconoclasta, lampo geniale, "rock da sussidio di disoccupazione". O almeno lo è stato. Quel genere lì – canzoni da un minuto e mezzo, pogate di massa, casino, denti marci e anarchia selvaggia – oggi piace alle istituzioni. Ci credi? 

Quest'anno, nel quarantesimo anniversario dalla nascita della subcultura più dissacrante, i big di Londra, dal sindaco alla Regina, supportano una serie di eventi a tema. Un'iniziativa trasversale, che coinvolgerà locali e musei, denominata Punk.London. Io non vedo l'ora di andarci! 

Avevo un babysitter pazzo per Johnny Rotten e i Beatles: mentre giocavamo con il Lego ascoltavamo Never Mind the Bollocks. Altro che Heidi e i Puffi… A me questa "benedizione ufficiale" del punk da parte delle istituzioni inglesi piace. Ma c'è chi non lo può accettare. Insomma, che addirittura la Regina d'Inghilterra dia il beneplacito alle manifestazioni in onore di Sid Vicious & compagnia sembra davvero troppo. 

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A pensarla così è Joe Corré, figlio della stilista e icona punk Vivienne Westwood e del manager dei Sex Pistols, Malcolm McLaren: «Questa cultura alternativa è stata assorbita dal mainstream», dichiara in un comunicato stampa Corré, fondatore del marchio di lingerie sexy Agent Provocateur. E per protestare contro questa "normalizzazione" ha annunciato che darà fuoco alla sua immensa collezione di cimeli punk. Del valore di, tieniti forte, circa 7 milioni di euro. Sì, hai letto bene, s-e-t-t-e milioni. Cifra da capogiro. 

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Chissà quanti fantastici memorabilia, abiti, magliette, poster, dischi, chitarre… Tutto al rogo! 

La data del "rituale di massa" è fissata per il 26 novembre, giorno del quarantesimo anniversario dell'uscita di Anarchy in the Uk, primo singolo dei Sex Pistols. E tutti gli anarchici del Regno Unito sono invitati a unirsi al falò. «La cosa più pericolosa è che la gente non combatte più per quello in cui crede», dice Corré. «Hanno lasciato perdere. Dobbiamo far saltare in aria tutte le merde ancora una volta».

Ma siamo proprio sicuri che sia un gesto punk? Corré, a me sembri un bamboccione. Sento la nostalgia di John Lennon, che nel lontano 1969 restituì a Queen Elizabeth il titolo di Baronetto ottenuto con i Beatles, per protestare contro il sostegno dell'Inghilterra alla Guerra in Vietnam. 

Caro Joe, diciamo che il punk è diventato pop da tempo (il primo body da neonato che ho regalato al mio nipotino aveva la stampa della copertina di God Save the Queen!); non potevi investire quei sette milioni per creare un'etichetta new punk indipendente? O per supportare gli artisti emergenti? Non avevi altre idee migliori? Sinceramente a me la Regina Elisabetta sembra molto, molto più punk di te.

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