È passato poco più di un mese da quando due star internazionali dei Social Network hanno deciso di mettere la parola fine ai loro progetti digital, lasciando orfani milioni di follower e fan in tutto il pianeta.

A compiere il gesto del coraggio, a distanza di qualche giorno una dall'altra, sono state l'americana Darby Cisneros, autrice geniale dell'ironico account Instagram SocalityBarbie e la biondissima Essena O'Neill dalla lontana Australia. Hanno detto basta alla dipendenza da social, basta all'approvazione mediatica, permettendosi di dire anche «ok, non sono più in grado di reggere così tanta aspettativa e forse non mi interessa neanche poi più così tanto, che ho deciso di smettere: quindi vi saluto, arrivederci e grazie.»

Ed è stato uno shock.

Da una parte c'è una Barbie hipster e brunetta del Sud della California (Southern California, da cui la contrazione Socality), alle prese con la vita frenetica di fashion&lifestyler con un seguito di 1,3 milioni di follower raccolti in meno di 5 mesi, mentre dall'altra c'è una 19enne sun-kissed con un impero da mezzo milione di follower su Instagram, 200mila su YouTube, Tumblr e 60mila sul canale Snapchat, tutti ipnotizzati dalle sue foto e video ammiccanti in bikini, in versione folk romantica, sana e sportiva, truccata come una 30enne, in pieno delirio da shopping compulsivo.

Darby Cisneros di SocalityBarbie, dopo essersi divertita a prendere in giro i cliché fashionisti di Instagram, si è resa conto di aver innescato un profondo e articolato dibattito fra il popolo dei social addicted e i distaccati: come scegliamo di raccontarci on-line e quanto siamo disposti a spingerci nel pettinare e indorare la nostra fiction personale all'interno dei social? È stata una reazione a catena incontrollabile. Per Derby fin qui, missione compiuta, però adesso basta.

L'ULTIMO POST

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

AUGURI WANNABE DI BUON WEEK END

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

LA LUCE BIANCA DELLE 10 PER IL SELFIE DEL MATTINO

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

La bionda Essena, invece, ha detto stop per assecondare un urgente bisogno di social-detox, per ricominciare a vivere la sua vera vita off line, per imparare nuovamente ad essere tollerante con i brufoli pre-mestruali e gli occhi gonfi del risveglio mattutino. Per imparare a non essere mai più schiava del giudizio altrui, libera dal diabolico e imprescindibile sistema ossessivo di crescita dei numeri di follower e like.

Ha chiuso tutto, ha cambiato nome all'account di Instagram sostituendolo con "I Social Media non sono la Vita Reale", ha cancellato migliaia di immagini ma ne ha ri-editate quasi duemila svelando trucchi e fatiche per raccontare quanto sia caro il prezzo da pagare dietro ogni scatto «incassa like».

BELLO IL VESTITO, MA QUANTO HO CAMMINATO PER ARRIVARE SU QUESTA DUNA

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

IL VESTITO NON L'HO PAGATO E SONO ESAUSTA DOPO UNA SESSIONE FOTOGRAFICA INFINITA

immagine non disponibilepinterest
Getty Images

Da poco ha aperto un suo sito Let's Be Game Changers, dove appare senza ritocchi, abbraccia una filosofia di vita slow e vegan, nella speranza di aprire gli occhi ai suoi fan e ai suoi coetanei. Ma c'è anche chi dice sia un'altra brillante e geniale trovata marketing per ossigenare un sistema vicino al collasso e allo smascheramento.

Ciò che resta da queste storie sono due domande:

Quanto la tua personal digital life ti rispecchia?

Quanto contano i social network per sentirti viva e realizzata?