Sono una fanatica di House of Cards, la serie tv che racconda le vicissitudini di uno spietato politico alla Casa Bianca. La serie, prodotta da Netflix, è giunta alla terza stagione che in Italia viene trasmessa in questi giorni su Sky Atlantic. Attenzione: questo pezzo contiene spoiler delle prime due stagioni e uno spoilerino insignificante della terza.

Frank Underwood (Kevin Spacey) e sua moglie Claire (Robin Wright) sono una coppia molto affiatata. Fin troppo. Stanno insieme da quasi 30 anni, durante i quali apparentemente non sono invecchiati (lei è bellissima, lui ha fascino da vendere). Frank è un politico spregevole, con le mani sporche di sangue. Claire è un'imprenditrice molto ambiziosa, che a un certo punto segue le orme del marito. 

Ecco cos'ho imparato sulle relazioni osservando questi due cinici, innamoratissimi, spietati personaggi.

1. Il matrimonio si basa sul rispetto

È una frase che pronuncia Claire a metà della terza serie e può valere per tutte le relazioni. Se lo dice lei dobbiamo crederle. Senza una buona dose di rispetto reciproco, Claire e Frank Underwood non sarebbero arrivati così pimpanti ai 28 anni di matrimonio. Io, se manca il rispetto, riesco a resistere al massimo 28 secondi, giusto il tempo di girare i tacchi e andarmene per sempre da una relazione.

2. Condividere passioni comuni rinforza la relazione

Frank e Claire vanno a correre insieme, con le loro belle tutine da running antiproiettile e l'auto blindata che li segue a ruota col lampeggiante acceso. Fanno sesso a tre con la scorta. Hanno entrambi l'ossessione della scalata al potere. Da queste piccole cose si capisce se due sono fatti l'uno per l'altra.

3. Si può essere una coppia aperta, purché simmetrica

Lui nella prima serie fa sesso scatenato con Zoe Barnes (Kate Mara), una giornalista giovanissima e senza scrupoli: Claire lo sa, ne parlano apertamente come se fosse la cosa più normale del mondo e sono tutti felici. Poi lei scappa a New York dal suo amante storico, un fotografo molto figo e hipster, lui la fa rintracciare dai Servizi Segreti e le fa una scenata di gelosia. Insomma, decidetevi: siete una coppia aperta solo da una parte? Uno può scopazzare in giro e l'altra no? Mi sembra un approccio molto maschilista. La cosa che ho imparato da questa brutta faccenda: la legge dev'essere uguale per tutti.

4. Si può dormire in camere separate e continuare ad amarsi

Frank e Claire a un certo punto decidono di dormire in due diverse camere matrimoniali. Tutto inizia perché a Claire viene un raffreddore, lei va a dormire nella camera degli ospiti e ci prende gusto. Ma le vengono dei ripensamenti: «Oddio, Frank, ormai sono mesi che dormiamo divisi. Non sarà che per caso NON CI AMIAMO PIÙ?». Lui la guarda intensamente e le fa capire che la ama ogni giorno di più. E in effetti anche noi spettatori ci rendiamo conto che sono sempre più affiatati, puntata dopo puntata. Quindi via libera alle camere separate senza sensi di colpa, specialmente se avete un fidanzato che russa come un cinghiale.

5. La coppia è un team

Se lo ripetono in continuazione: «We are a team» (lo guardo in lingua originale, immagino che in italiano dicano «Siamo una squadra»). Frank e Claire si sostengono a vicenda, in tutte le situazioni, sentimentali e professionali. Fanno squadra contro le avversità, ma non temono il confronto tra loro. Riescono a trarre enormi vantaggi l'uno dall'altra. Senza raggiungere le vette di cinismo degli Underwood, che calpestano tutto e tutti pur di raggiungere i propri obiettivi, un po' di vicendevole supporto non può far male alla coppia.

6. Non bisogna litigare per le cose di poco conto

In tutte le coppie normali si finisce a litigare perché qualcuno (chissà chi?) semina calzini usati in giro per la casa, o perché qualcuno non si ricorda mai di portare giù la spazzatura, o perché qualcuno ci mette sei ore a prepararsi prima di uscire di casa. Claire e Frank vanno fuori dai gangheri per divergenze strategiche e questioni di politica internazionale. Litigano solo per le cose importanti. Non me li vedo azzuffarsi per decidere di che colore mettere la nuova moquette dell'Air Force One.

7. La routine può essere rassicurante

Tutte le coppie hanno il sacrosanto terrore di restare improgionate nella routine, tranne gli Underwood. Loro due sono affezionati ad alcuni rituali di coppia: fanno colazione assieme leggendo il giornale. La sera tardi fumano una sigraretta in due, davanti alla finestra, raccontandosi la giornata. Si telefonano spesso durante il giorno. Parlano tantissimo, di un sacco di cose. A dimostrazione che la solidità di una relazione si basa anche sulle buone abitudini.

8. Coltivare i propri interessi fa bene

Frank ha un sacco di passioni: va a mangiare le costolette dal suo amico Freddy, dipinge i soldatini di piombo, gioca a Monument Valley sull'iPad, si lucida da solo le scarpe per sfogare il nervosismo finché non scintillano, si diverte ad ammazzare i nemici che gli mettono i bastoni tra le ruote. Lei apparentemente è una workaholic che non ama concedersi svaghi, a parte leggere pallosissimi dossier, telefonare agli ambasciatori di mezzo mondo, corrompere i Senatori o uscire a correre facendo inquietanti deviazioni dentro i cimiteri. Entrambi sanno come intrattenersi e passano tantissimo tempo da soli, senza mai trascurarsi a vicenda. Un equilibrio perfetto.

9. Non è obbligatorio farsi regali

C'è chi si aspetta mazzi di fiori per l'anniversario o montagne di regali al proprio compleanno. Frank e Claire, se vogliono qualcosa, se lo prendono. E non credono a Babbo Natale.

10. Il sesso non è importante

Non lo è ai fini della storyline: per le prime due stagioni ce lo lasciano solo intuire: c'è una fellatio vicino a un vogatore e quella famosa scena di sesso a tre di cui sopra. Nella terza (spolier alert!) c'è un amplesso sul pavimento, ma non conta: non si vedono mai loro due a letto insieme, in un momento di intimità coniugale. In compenso li vediamo spesso fare sesso con altri. Il sesso tra loro due è lasciato sottinteso, non è importante raccontarlo. Cosa dovremmo imparare da questa scelta narrativa? Forse a farne di più e a parlarne di meno.