Io sono al terzo. Al terzo corso di inglese dopo le superiori. Nonostante ogni volta sembri l'ultima, questi corsi aiutano sempre a districarsi in giungle di parole sconosciute e costruzioni inarrivabili.

A Hong Kong si parla inglese e cantonese. La città è stata colonia dell'impero britannico per oltre 150 anni e questo ha permesso il bilinguismo che, per chi viene da Occidente, è una vera benedizione. Ma non tutti qui conoscono bene l'inglese, io per prima. Il che comporta una serie di misunderstanding che disegnano scenette grottesche ma divertenti.

Per superare l'inevitabile lost in traslation, oltra al corso di inglese, ho sviluppato alcune tecniche alternative che condivido con te.

1. Saluta la vergogna e affina il linguaggio non verbale

Qui ho capito quanto le parole possano essere sostituite dal gioco dei mimi. Ha funzionato quasi sempre. Il quasi è dedicato alla ricerca dell'antizanzare elettrico. Dopo innumerevoli "zzzz" e finti pizzicotti mimati alla commessa del supermercato, ho desistito, perché continuavano a portarmi al reparto repellenti spray. In questo caso avrei dovuto adottare il secondo metodo, o meglio il terzo. Ma ero fresca appena arrivata.

2. Scrivi la traduzione inglese di tutto quello che ti è utile prima di uscire di casa

Da un indirizzo al solvente per rimuovere lo smalto. Questo elimina anche il problema della pronuncia per cui tu non li capisci e loro non ti capiscono. Ma state dicendo la stessa parola, ripetuta almeno tre volte ciascuno.

instagramView full post on Instagram

3. Se cerchi qualcosa di particolare e vai di fretta usa Google Immagini

In situazioni disperate, quando l'interlocutore non sa niente di inglese e tu vuoi qualcosa di speciale, mostrare la fotografia ti salva la vita.

4. Scarica le app

Qui con Hong Kong Taxi Translator scrivi il nome della strada che ti interessa e lui te la traduce in Cantonese. Così passa il panico se il taxista ti dice: "No English!". Anche My Observatory è un must per chi vive qui. Predice il meteo e ti sa dire in tempo reale dalla temperatura alla potenza di un tifone. Così, senza chiedere a nessuno, sai perché il vento piega gli alberi e in strada cominciano a scomparire tutti.

5. Non preoccuparti se, mentre esulti in silenzio perché sei riuscito a fare una domanda, poi non capisci la risposta

Per me è un classico. Nel caso, potresti usare la mia legge dei tre tentativi dicendo: "Can you repeat?", e ancora: "Sorry, I don't understand", e infine: "Could you repeat again?". Dopo, se proprio non è chiaro, ringrazia, sorridi e saluta tutti. La prossima volta andrà sicuramente meglio.

6. Se per disgrazia devi fare una telefonata, prima di tutto delega

Chiedi alla reception dell'albergo di farla per te o chiedi aiuto a qualcuno che di inglese se ne intende. Altrimenti, abbraccia la sfida, vai in un luogo silenzioso, mettiti in cuffia e prepara frasi semplici e ben scandite. Se chiudi il telefono avendo la risposta alla tua domanda assapori una delle piccole gioie della vita.

7. Vietato giudicarsi

Anche se non capisci niente e ti vien voglia di sbattere la testa contro il muro, o peggio, menare qualcuno, pensa che un piano B esiste sempre e potrebbe essere anche meglio di quello originale. E pensa sempre che tu vai bene così, anche con il punto di domanda stampato in fronte e con un'espressione da ebete. Ripeto, vai sempre bene anche così.