Tutti ci preoccupiamo di tanto in tanto, ma se la tua ansia è cronica, i tuoi pensieri ansiosi ti tormentano di continuo, potrebbe esserti utile una nuova strategia d'attacco...

Un nuovo studio sull'ansia ha rivelato che esistono dei metodi per riuscire a bloccare in tempo certe sensazioni destabilizzanti.

Una ricerca dell'università del Sussex, pubblicata sul giornale Biological Psychology ha messo in rilievo come il primo passo da fare sarebbe comprendere che tipo di ansiosa sei.

Pare che ci sia una grande differenza tra quelli che il team di ricercatori chiama gli ansiosi "normali" e quelli "patologici". Chi di noi appartiene alla prima tipologia di solito vede sparire naturalmente i propri pensieri ansiosi non appena quella particolare ansia ha finito di servire al suo scopo.

Nel caso pensassi che preoccuparsi sia un totale spreco di tempo, infatti, il team di ricercatori sottolinea che non è così: alcune preoccupazioni possono avere finalità benefiche, perché aiutano a "risolvere questioni della vita quotidiana che sono percepite come problemi", agiscono come un "tentativo di riparare i mood negativi", lavorano come strumento per cercare di "assicurarsi che le cose 'negative' non avvengano o per evitare future catastrofi".

La tipologia "patologica" di ansia è caratterizzata da un "approccio perfezionista" che può portare chi ne soffre a un'analisi ossessiva della realtà.

Una volta che hai individuato quale tipo di ansiosa sei, il team di ricercatori ritiene che una semplice azione possa aiutarti: devi sforzarti di superare i pensieri negativi scrivendoli nero su bianco.

«Pensare di smettere di preoccuparti quando non ne puoi più dell'ansia, al posto di farlo quando la preoccupazione ha completato il suo corso naturale, potrebbe essere di qualche beneficio», dice Christian Jarrett, uno degli autori dello studio.

Quindi, la prossima volta che cominci a sentirti sommersa dalle preoccupazioni, prendi il tuo diario e mettiti a scrivere!

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