Diverse ricerche dimostrano che c'è un periodo di tempo limitato durante il quale costruiamo i legami affettivi che resteranno importanti per tutta la vita. Insomma, non vogliamo metterti né ansia né fretta, però... Secondo la giornalista australiana Erin Van Der Meer, oltre a quello biologico c'è un altro orologio a cui devi prestare attenzione: quello che segna l'incontro con le tue friends. Vuoi scoprire come funziona? Leggi qui!

"Le mie amiche le ho conosciute dopo i vent'anni. Questo non vuol dire che prima non avessi un gruppo: la mia adolescenza è stata piena di pigiama party, pomeriggi al centro commerciale e festicciole in casa con le mie compagne di scuola. Ma adesso che ho 28 anni sono rimasta legata a una sola di quelle ragazze.

Ho conosciuto la mia best friend quattro anni dopo la fine delle superiori. Se ai tempi della scuola mi avessero detto che sarebbe bastato un niente a rompere il legame che avevo con le ragazze di allora, mi sarei messa a ridere. Ma, alla fine, è stato dopo i 22 anni che ho costruito il mio gruppo di friends divertenti, sincere, stimolanti, quelle a cui voglio tanto bene.

Secondo Bernice Neugarten dell'Università di Chicago, questo è il normale ciclo dell'amicizia: l'esperta ha scoperto che tendiamo a creare i legami importanti della nostra vita nel periodo di sei anni che va dai 22 ai 28. Per la maggior parte di noi è il momento giusto, perché è intorno ai 22 che troviamo il primo lavoro serio e iniziamo a trascorrere la maggior parte della giornata in ufficio.

La psicologa Gemma Cribb precisa che è più probabile stringere amicizie profonde intorno ai 20 anni, perché questa è la fase in cui capiamo chi siamo e quali sono i nostri interessi. «Da adolescenti siamo obbligate a frequentare le persone che incontriamo a scuola», spiega Cribb. «Dopo i 20 abbiamo un'idea più chiara di chi siamo e scegliamo chi è più simile a noi».

Si tratta delle prime relazioni che nascono come risultato di una scelta adulta. Io ho conosciuto le amiche più care nei miei primi due posti di lavoro dopo essermi trasferita a Sydney. All'inizio, in quella città per me nuova, passavo i weekend a vagare senza meta alla sua scoperta, e mi dicevo che stavo bene così. Ogni tanto mi sentivo sola, ma a ripensarci non c'era niente che non andasse.

Ero sempre disponibile a un aperitivo con le colleghe dopo l'ufficio, e così ho capito che trovarmi con loro mi piaceva. Non passavo più il tempo a ridere ripensando alle cose che mi erano capitate a scuola. Sono diventata una versione nuova, e più vera, di me stessa: sono riuscita a lasciare andare le parti della mia vita che ormai appartengono al passato.

Dopo i primi venerdì sera trascorsi a chiacchierare davanti a un bicchiere di vino, sono arrivati gli inviti alle feste di compleanno e poi l'amicizia vera e propria. Anche dopo aver cambiato lavoro abbiamo continuato a sentirci tutte le settimane, se non ogni giorno. Sono andata in vacanza con alcune di loro, e al matrimonio di altre. Mi hanno confortato quando ero esausta per gli orari folli che faceva il mio fidanzato, e mi hanno ascoltato quando mi sono aperta riguardo ad alcuni problemi di famiglia.

Cribb dice che se vogliamo che una conoscenza si trasformi in amicizia questo è un elemento importante quanto il divertimento: «I rapporti si cementano quando ci mostriamo nella nostra vulnerabilità e condividiamo i dettagli delle nostre vite. Con questo non dico che le relazioni che iniziano in una fase precedente o successiva della vita non possano funzionare, ovviamente succede. Però è più probabile che troverai le tue vere amiche attorno ai vent'anni. Ma al di là dell'età che hai, la cosa fondamentale è che tu sia la versione adulta di te stessa: una persona che sa giudicare nel modo giusto le persone e sia aperta a nuovi incontri».