Non importa quanti esami si facciano nella vita, nessuno è paragonabile alla maturità, forse nemmeno la laurea. Il periodo che precede la maturità, poi, per alcuni è un periodo quasi magico, per altri è un incubo, ma praticamente per tutti è fonte di ansia. Ansia del che-cosa-mi-aspetta, ansia del che-materie-usciranno-alla-terza-prova, ansia del e-se-mi-bocciano?, ansia delle domande dell'orale e ansia del tema. Insomma... un sacco di tensione tutta insieme!

Eh sì, perché la maturità è «Qualcosa di più di un semplice esame», spiega Michele Cucchi, psichiatra e direttore sanitario del Centro Medico Santagostino. «È come se su quel giorno si caricasse la posta in palio di un'intera esistenza. La maturità è un evento, non è solo un esame. Segna un passaggio psicologico in cui i ragazzi sono chiamati a sentirsi pronti per un grande salto. Chiunque davanti agli esami, alle verifiche, alla maturità, vive l'emozione e l'ansia».

Ok, tutto normale quindi. Un po' d'ansia ci sta pure e, forse, non è nemmeno qualcosa di negativo. «Sfatiamo un falso mito: l'ansia non è solo un problema, davanti ad un esame è utile, ci aiuta a prepararci. C'è chi la prova perché ha studiato tanto e ci tiene a fare una bella figura, chi la prova perché è insicuro e ha sempre paura di non aver fatto abbastanza, chi la prova perché si è divertito un sacco ma non ha studiato nulla e non sa nulla. Tutti provano ansia, magari anche allo stesso modo a livello fisico, con il classico "nodo allo stomaco" e la sudorazione fredda alle mani, ma non tutti sanno che possono farla diventare una risorsa, imparando a gestirla», prosegue il dottor Cucchi.

Ma quali sono i trucchi per gestirla? Ecco 11 consigli per affrontare al meglio l'ansia da maturità, trasformandola in una risorsa.

1. Gestisci l'attesa. «Anche la maturità è una questione di punti di vista: se la guardiamo come la finale del mondiale è difficile stare calmi! L'esame è tutto sommato l'ultima tappa di un lungo percorso di valutazione, verrà premiata maggiormente la modalità con cui ti porrai all'interrogazione e alle prove, l'esito è influenzato anche da aspetti esterni, come l'andamento generale alle prove e la modalità valutativa della commissione. L'ansia in questo senso è una risorsa: ti prepara bene e ti mette nella prospettiva giusta, insomma: non dobbiamo temerla, anzi ci aiuta. Ci fa stare seduti dritti, ci fa reagire con prontezza agli stimoli, rende lucido il nostro sguardo. Essere in ansia non ci deve far vacillare, non ci deve far fare la riflessione "che quindi andrà male". Perché dovrebbe andare male?».

2. Riempi la testa. «Avere troppo spazio mentale per riflettere sulla maturità non va bene. Riempi i giorni e le ore prima dell'esame di cose da fare, non rimanere in attesa con le mani in mano. Vivere ogni istante intensamente ci distrae dall'ansia. Se la testa è vuota si riempirà di pensieri, anzi delle catastrofi più improbabili, ma che ad un certo punto sembrano certezze».

3. Dimentica il ripassone finale (anche se sembra impossibile). «Non cercare di ripassare tutto nelle ultime ore per verificare se "questo lo so, posso stare tranquillo", è uno scherzo che ci fa la nostra mente che viaggia nei punti più disparati e nascosti della nostra conoscenza per chiedere rassicurazioni che più che utili check sulla preparazione sono toccasana emotivi: sono però dei boomerang che ci tornano addosso, agitandoci e distraendoci. Può essere di particolare aiuto, per esempio, fare attività fisica».

4. Impara a relativizzare. «Pensare che sia fondamentale come andrà e catastrofizzare le possibili conseguenze, la figuraccia, il voto basso, la bocciatura: tutto questo ci mette emotivamente con le spalle al muro: ci fa sentire come se avessimo tutto da perdere. Sentiti libero anche di sbagliare, ti stai mettendo in gioco ed è normale non essere perfetto. Questo è un atteggiamento da maturando, questo è l'esame che veramente bisogna cercare di superare con noi stessi. Non dobbiamo pensare che chi ci valuterà abbia l'aspettativa di trovare una persona perfettamente adeguata; emozionarci è anche un segno di attenzione e rispetto per la situazione, non di debolezza. Non saremo perfetti, ma nel complesso abbiamo competenze, pregi e specifici punti di forza, perché dovrebbe andare male?».

5. Scegli l'outfit giusto. «Pensa che affronterai un contesto che richiede di mostrare professionalità, serietà, affidabilità. Cerca di studiare un outfit che ti aiuti in tal senso, ma che soprattutto ti metta a tuo agio. Non è la prima comunione ma non è nemmeno una delle tante interrogazioni con i Prof.! Non per questo devi snaturare il tuo modo di essere: il tuo carattere deve comunque emergere e, in parte il successo sarà anche legato alla capacità di saperti valorizzare in un luogo che ha regole ben precise».

6. Prova a darti un voto il giorno prima. «Davanti ad un'esperienza come la maturità sarebbe bello poter essere sicuro di quello che hai fatto e, il giorno prima, riuscire a darti un voto sulla base della tua soddisfazione in ciò che hai fatto per arrivare pronto: tanti sacrifici, tante emozioni, cinque e più anni a lottare con te stesso per crescere…».

7. Preparati anche a tavola. «Abituarsi ad una colazione adeguata, ci servirà per le lunghe ore di prova. per facilitare concentrazione, resistenza alla fatica e attenzione prepariamo una una colazione emotivamente intelligente: succo di mela, avocado, arance, yogurt, pane integrale dolce. Alla sera prima mangiare leggero, dormiremo bene e faremo il pieno di energia per la mente: trancio di tonno crudo all'aceto balsamico con semi di girasole, pane integrale».

8. Non pretendere di dormire bene. «Non pretendere di dormire tropo bene, le sere prima di una grande sfida, quando attendiamo qualcosa a cui teniamo tanto, il nostro sistema simpatico tende a non andare in stand by e il tono rimane elevato. È sano, non è un problema».

9. Impara a capire se rendi di più la sera o la mattina. «Non conformarti necessariamente con i tuoi compagni di classe che magari studiano alla sera: se sei un crono-tipo mattutino devi svegliarti prima per studiare e rilassarti dopo cena. Viceversa chi è serotino deve fare cene leggere a spuntino e sfruttare le ore per tarde per lo studio».

10. Studia "sconnessa". «Sconnetti gli smartphone quando studi, per facilitare l'attenzione sostenuta, altrimenti farai fatica nel processo di memorizzazione. Piuttosto, prenditi pause frequenti (ogni 45 min) per rispondere a sms e chiamare amici: ti rilasserai mantenendo sempre alta la qualità dello studio».

11. Usa come ansiolitico il ripasso collettivo. «Quello in cui ti confronti con gli altri ripetendo ad alta voce, ti aiuterà a raccogliere informazioni utili e nuove e a renderti conto di ciò che è veramente utile focalizzare e sapere».