Albert Einstein ha detto: "Non possiamo risolvere i problemi usando lo stesso modo di pensare che li hanno generati". Se ti trovi in una situazione di stallo, al lavoro, in amore e più in generale nella vita, uscirne mettendo in pratica i tuoi soliti schemi potrebbe portarti in una situazione solo apparentemente diversa. È quello che succede quando ti metti con lo stesso tipo di ragazzo (hai presente Rachel quando per dimenticarsi di Ross si mette con Russ? 😱).

O quando lasci un lavoro che non ti piace per uno che ti piace ancora meno, dove lavori di più e guadagni peggio, solo per scappare da dove lavoravi prima, innescando un loop che ti porta a saltare da un posto di lavoro all'altro.

Il Design thinking ti può aiutare a spezzare il circolo vizioso, soprattutto quando sei a un punto di svolta della tua vita: quando vuoi cambiare lavoro pensare come un designer è utilissimo.

1. Individua il problema

Quando un designer deve disegnare un nuovo prodotto, la prima cosa a cui pensa è a risolvere un problema. Qualche esempio semplicissimo: il cavatappi serve a estrarre il turacciolo da una bottiglia, lo schiaccianoci a rompere il gheriglio, l'imbuto a travasare liquidi senza spargerli ovunque.

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Parti dal problema: metti a fuoco quali sono le tue frustrazioni e cosa le scatena. E lasciati consigliare, meglio se da chi è più esperto di te. Nel Design thinking il pensiero è corale: difficilmente un progetto viene affidato completamente a una sola persona, ma è il frutto di un lavoro di squadra. E il risultato spesso è più della somma delle idee che l'hanno generato. Secondo il Design thinking le soluzioni migliori si trovano quando 5 persone lavorano un giorno per risolvere un problema, rispetto a una persona per 5 giorni.

2. Valuta le tue opzioni

Uno dei principi fondanti del Design thinking è che i problemi non hanno mai una sola soluzione e la più ovvia è quella sbagliata. La prima soluzione che ti viene in mente è frutto di un pilota automatico, di un ragionamento che hai già fatto mille altre volte, e rischia di portarti su una strada che hai già percorso, con le stesse buche e la stessa direzione.

Ma tu vuoi prendere una direzione diversa, giusto? Per produrre soluzioni nuove scrivi una lista di cose che non ti vanno nel tuo attuale lavoro e seleziona le tre più importanti: il nuovo lavoro che cercherai dovrà risolvere prima di tutto questi problemi. Così eviterai di mandare il CV a raffica, rispondendo a tutti gli annunci di lavoro vagamente attinenti a quello che sai fare. Prendi la mira, seleziona le opportunità e concentrati su quelle.

Se di opzioni ne hai poche, amplia il tuo raggio d'azione: apriti a nuove possibilità, ragiona "fuori dalla scatola". Per vedere meglio le opportunità che ti circondano è essenziale avere prospettive diverse: chiedi consiglio a persone di cui ti fidi, parlane col tuo fidanzato, con le tue amiche, con chi fa già il lavoro a cui ambisci.

3. Controlla se funziona

Metti in pratica il "Fail fast": fallisci in fretta, per avere successo prima. È una teoria secondo cui prima ti accorgi di cosa non va nel tuo "prototipo", prima riuscirai a migliorarlo perché funzioni. Il design thinking prevede che un progetto abbia il tempo sufficiente di esprimere il proprio potenziale. Non gettare la spugna alla prima difficoltà! Datti un lasso di tempo per capire se il nuovo lavoro ti piace, se l'ambiente fa per te, se è quello che vuoi in questo momento: scaduto il tempo, fai la revisione.

C'è qualcosa che non va? Prova a risolverla. Che si tratti di chiedere un aumento o un part-time, una vacanza o una promozione, un cambio di mansione o la possibilità di lavorare in un'altro reparto o divisione, provaci. Potresti fallire, ma se non ci provi nemmeno hai fallito in partenza.

4. Migliorala!

La Apple non ha creato l'iPhone 8 al primo colpo, è l'evoluzione di otto modelli precedenti, che per la loro epoca storica erano all'avanguardia della tecnologia. Nella carriera succede più o meno la stessa cosa: man mano che acquisisci esperienza la tua professionalità cresce e la tua vendibilità aumenta.

Se nell'azienda in cui lavori non vedi grandi possibilità di fare carriera, cambiare spesso può essere una buona soluzione: si chiama job hopping ed è una delle strategie messe in pratica dai Millennial, perché ti permette di acquisire in fretta nuove competenze e negoziare spesso lo stipendio. Far evolvere i progetti è nella natura stessa del Design thinking: la perfezione non esiste, tutto è perfezionabile.