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Ciao mi presento: mi chiamo Olga, ho 32 anni, sono una giornalista a partita iva young e lavoro in radio. La redazione, dagli speaker ai redattori, è costituita al 100% da maschi. Tranne me, tranne me, tranne me: che lotto per la mia identità di genere mettendomi lo smalto nelle pause. Lo riconosco, non è una condizione esattamente idilliaca, ma neppure poi così malaccio: intanto c'è la radio, che è una bellissima cosa e che mi sta insegnando un sacco. Poi ci sono i miei colleghi maschi, e anche il lavorare con loro mi sta insegnando qualcosa.  Ecco cosa.

1) Dillo, ma con quella voce

In The iron Lady, film biografia della Thatcher (unica donna e madre di famiglia a essere Primo Ministro in Uk), ­si racconta di come all'inizio della sua carriera politica l'unico elemento che non andava bene fosse la voce. «La voce: quella non ha nessuna credibilità», le disse uno dei suoi fidati collaboratori. E che cosa aveva che non andava la voce della Thatcher? Niente, era solo molto, troppo femminile.

Questo vale anche nella vita di tutti i giorni. Il tono della voce dice tutto, e tu in quanto donna puoi giocare con varie sfumature: sexy, informativa, gattosa. Un esempio di quanto è importante il tono? Hai presente l'imitazione di Virginia Raffaele del Ministro Boschi? Shabadabada shabadabdaha:  il Ministro non dice nulla ma è incantevole: è un elemento sufficiente per i suoi elettori (e detrattori). Quel che è certo è che se vuoi farti ascoltare in una riunione di tutti uomini, non devi usare né una voce stridula e cagnesca né una voce gattina e contrita. Consiglio: esercitati a imitare la voce di Jeremy
Irons.

2) Il genere non conta, contano le prospettive

In un ambiente totalmente maschile, si finisce per credere di essere esclusa solo perché donna. Sicuramente c'è una parte di verità, ma è meglio non pensarlo. Ti sarà capitato di essere esclusa da qualche discussione calcistica, perché "tu, donna, non capisci di calcio". Beh: prima di tutto non sentirti offesa: il calcio non è la relatività di Einstein. E il fuorigioco non è la teoria delle stringhe. Quindi. considera che non sono loro a escluderti, ma sei tu che non vuoi parlare ORE e ORE di fuorigioco (o di qualsiasi altra cosa). Importante disclaimer: nei momenti che precedono le mestruazioni è possibile pensare di non essere ascoltata perché sei donna. Ti sarà capitato di crogiolarti nel vittimismo da sindrome premestruale (scherzo eh, non ne sottovaluto la potenzialità disperativa). Quasi sicuramente ti sbagli!

3) Il web è come un tubino nero: sta bene a tutte

Niente può prescindere da internet. Credi nella forza di questo media. Carta stampata, radio, televisione: tutto sta bene col web, come un affidabile tubino nero. C'è questa famosa regola nel mondo dei media: nulla si distrugge, tutto si sovrappone. La radio non morirà: ma le verrà in aiuto il web, i social media. Il web non morirà: ma gli verrà incontro la radio. E anche tu, lo ammetterai: hai tratto enormi benefici dai tutorial su youtube su come indossare le ciglia finte (o su come praticare il sesso tantrico).

4) Il culo che fa provincia è bello!

Noi donne siamo spesso portate a credere che se non sei secca come una modella, sei una ciofeca. Che l'unico punto in cui sia concessa la carne sia il seno. E invece, a passare il tempo con uomini che fanno discorsi da bar, scopri che la burrosità è un bene e salva tanti matrimoni. La ciccia è sexy. Se quel culo non lo puoi diminuire, lo puoi tonificare. (stesso discorso vale per la pancetta, le braccette, le gambozze.. e pure le cavigliozze!!!).

5) Ascolta tutti 

Nel programma dove lavoro, gli ascoltatori sono un ritratto del mondo. Un mix di vite vissute in camper, donne che si prostituiscono, persone che vivono il sesso in modo liquido, indipendentisti veneti e neoborbonici. Storie di provincia e storie di città. Il tratto comune? Tutti hanno voce, perché tutto possono insegnarci qualcosa. E tutto questo c'è anche nella vita di tutti i giorni, con le persone che conosci al bar e al supermercato. Basta fermarsi a parlare con gli sconosciuti. (E l'innamoramento, si sa, è dietro l'angolo).

ps. E sì, mi cresce 1 cm di pene al
mese

* Olga Mascolo lavora nel programma La Zanzara, in onda su Radio 24 da lunedì a venerdì, dalle 18,30 alle 21. 

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