Marianna, come sei diventata editore? Faccio l'editore dal 2005: prima con i libri tradizionali, quelli di carta. Nel 2010 mi sono fermata: dopo un periodo all'estero e un paio di lavori a tempo indeterminato (chi, sano di mente, li avrebbe lasciati?) ho riaperto Zandegù nel 2012. Oggi ci lavoro con mio marito Marco e facciamo ebook e corsi. Ci occupiamo di manuali professionali, guide buffe, fumetti e reportage narrativi; e di corsi di scrittura creativa e aggiornamento lavorativo.

Che studi hai fatto? Non sono laureata, ma non ha mai rappresentato un problema. Ho fatto la Scuola Holden dopo il liceo linguistico e ho frequentato alcuni corsi di editoria e per diventare redattore.

Tu ti definisci "l'editrice zuzzurellona di Zandegù". Perché zuzzurellona? Perché non mi piace prendermi troppo sul serio; perché le cose serie, secondo me, vanno prese con leggerezza. E così faccio anche con Zandegù.

La soddisfazione più grande nel lavoro che fai? Sono le facce dei corsisti: sono felici dell'ambiente che creiamo ai corsi. Sia del fatto che scegliamo docenti cazzuti, sia dell'atmosfera che è sempre partecipe, allegra e rilassata.

Il più brutto capitombolo durante questa avventura? Chiudere per 2 anni: mi ero scoraggiata tanto. Però nonostante tutto, questi 2 anni di intervallo sono stati utili e mi hanno dato gli strumenti (di formazione e di apertura mentale) per decidere di ripartire, più consapevole e agguerrita.

La cosa che ti fa andare sempre avanti? È l'idea che Zandegù sia davvero qualcosa di bello, che mette insieme le persone e che ogni giorno può migliorare e crescere e fare la differenza per le persone che partecipano ai nostri corsi o leggono i nostri ebook.

Dove ti vedi tra 5 anni? Mi vedo nella nostra sede, una sede tutta nostra, con tanti professionisti intorno che collaborano con noi: spero saremo diventati un punto di riferimento per Torino e che i nostri eventi un po' sopra le righe possano aiutare ad aumentare a più non posso l'amore per i libri e la cultura.

Marianna e suo marito Marco Alfieri hanno da poco raccolto un po' di consigli per aspiranti scrittori nell'ebook Scrivere ganzo! Consigli per comunicare alla grande dal romanzo all'online. È gratis e racchiude micro-perle di saggezza imparate sul campo.

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I tuoi consigli alle ragazze che hanno la passione per la scrittura?

Inizia a scrivere con le idee chiare. È importante riflettere attentamente su cosa (contenuto) e come (stile/tono di voce) vuoi scrivere. E pensa bene a chi stai parlando: non a tutti, ma a poche persone che ti devono capire.

Evita di scrivere "piuttosto che" a caso. Ha un significato, cioè serve a esprimere una preferenza e non a fare elenchi. È un errore che vedo fare spesso.

Rileggi sempre quello che hai scritto. Rileggere è difficile, ma necessario. A ogni lettura il testo diventa più chiaro, sintetico, preciso, tuo. Ti distacchi un po' e lo vedi con gli occhi del lettore esterno, trovi gli errori, i refusi, i verbi che non vanno e migliori quello che hai scritto.