Hai studiato tanto, anche all'estero, e ti sei impegnata in lunghi periodi di stage, ma ti sembra che tutte le tue fatiche siano sfociate in un lavoro che non c’entra nulla? Tante donne provano un'insoddisfazione simile. Lo conferma il sondaggio di Cosmopolitan “Tu e il tuo lavoro”: solo il 24% delle intervistate fa il lavoro per cui ha studiato. Il 33% solo in parte. Il 40%, invece, fa tutt’altro. Insomma, impegno a mille, ma soddisfazione a zero. Come reagire?

Apriti a nuove prospettive. Per cambiare la situazione, devi puntare sulle tue competenze trasversali. Sono quelle che hai appreso studiando, senza neanche rendertene conto, e che ti aiuteranno a trovare la tua strada in qualsiasi ambito lavorativo, come spiegano le nostre esperte Mariangela Tripaldi, psicologa del lavoro e Michela Epifani, career coach. Si tratta della capacità di analisi e di sintesi, di visione d’insieme, di presentare le informazioni in modo organizzato, della cultura generale.

Considera i tuoi studi come un bagaglio aperto: l’apprendimento è costante nel corso della vita. Tradotto: la tua occupazione non si abbina ai tuoi studi? Coglila come un’opportunità per apprendere qualcosa di nuovo dal lavoro che fai, senza perdere di vista i tuoi obiettivi e magari riaggiustando il tiro, creando uno spazio d’incontro tra le tue skills e le richieste del mercato.