Ogni giorno sei la prima ad arrivare in ufficio e l'ultima ad andartene e anche quest'estate ti accontenterai di una settimana di ferie? Se la tua strategia per avere successo è questa, stai sbagliando su tutta la linea. In realtà, lo stress da lavoro ostacola la carriera, lo dice più di una ricerca. Uno studio dell'Università di Padova, per esempio, ha monitorato per oltre un anno i dipendenti di un'azienda del Nord Est per poi scoprire che chi fa sempre gli straordinari, e magari si porta il lavoro a casa, non solo ci rimette in salute, ma rischia di ridurre le proprie performance professionali.

Il superlavoro ti danneggia: meglio rallentare

I ricercatori hanno osservato che il workaholic, ovvero chi lavora in modo ossessivo e compulsivo, finisce per accumulare alti livelli di stress che influiscono negativamente su concentrazione, memoria, capacità di gestire gli imprevisti e creatività. La convinzione diffusa che più ti sacrifichi e più otterrai visibilità, avanzamenti di carriera e aumento di stipendio, dunque, è clamorosamente falsa.

Ti riconosci nella tipologia del martire d'ufficio (e nell'ultima settimana ti è capitato almeno 2 volte di trattenere la pipì per non perdere tempo andando in bagno)? È arrivato il momento di prendertela più comoda. Del resto, è la scienza che te lo suggerisce. Se vuoi mantenere alti i tuoi livelli di efficienza e produttività, infatti, ogni tanto devi ricaricare le batterie, e l'unico modo per farlo è staccare la spina dagli impegni abituali (e andare subito in bagno, ovvio!). In altre parole: prenderti delle meritate vacanze.

Più della metà dei lavoratori non fa tutte le ferie

Se ancora non sei del tutto convinta, sappi che secondo un vasto report condotto nel 2016 negli Stati Uniti dalla Travel Association and Project sugli effetti dello stress da lavoro correlato, lo stacanovismo impatta negativamente sulle prestazioni professionali intellettuali tanto quanto su quelle manuali. Senza opportune pause di recupero, infatti, le capacità produttive si riducono in modo vertiginoso.

La ricerca Usa ha coinvolto 5.641 dipendenti che lavoravano in media oltre 35 ore a settimana. Incrociando i risultati con altre indagini svolte nell'arco di una trentina d'anni è emerso che sebbene avessero diritto a ferie retribuite, moltissimi lavoratori (il 55%) le accumulavano senza utilizzarle, rinunciando in pratica a una settimana all'anno.

Quella paura di lasciare la scrivania

In Italia la situazione non è tanto differente: il monte ore di ferie non godute nelle aziende medie e grandi di norma raggiunge cifre a due zeri per la maggior parte dei dipendenti con almeno 3 anni di anzianità.

La prima motivazione che spinge a non perdere di vista per troppo tempo la propria scrivania è la paura di... perderla. Il ragionamento di base è: con la crisi che c'è, se voglio tenermi stretto il mio posto, devo dimostrarmi attaccata al lavoro per forza! Ma le statistiche e perfino i comportamenti delle aziende dicono altro. Iniziando da queste ultime, la tendenza è spingere i dipendenti a smaltire tutti i giorni di cui hanno diritto, tanto più che le ferie non godute con il trattamento di fine rapporto vanno monetizzate e, quindi, rappresentano una voce passiva nel bilancio. Quanto alle statistiche, diversi studi comprovano che, almeno negli Stati Uniti, la reale esigenza di lavorare di più non è associata a periodi di crisi, bensì a quelli in cui c'è la disoccupazione è più bassa.

Detto questo, è vero che l'eventualità di scoprire al rientro delle ferie che il lavoro non c'è più non è affatto campata in aria (purtroppo succede), ma che tu parta oppure no, se la tua azienda è sull'orlo del fallimento le cose non cambieranno di certo. Viceversa, distrarti godendoti comunque le vacanze (e non è necessario che siano costose), ti consentirà di alleviare le tensioni e fare il pieno di positività, utilissima per trovare il tuo prossimo lavoro.

Goditi le vacanze e ci guadagnerai

Secondo gli esperti, il break even temporale per ristabilire le energie perdute e far ripartire la creatività scatta dopo almeno 10-15 giorni lontani dal lavoro. Ce ne vogliono, infatti, almeno 3 per disintossicarsi dalle preoccupazioni e dalla routine d'ufficio e una settimana per rigenerarsi di nuovi pensieri creativi. Dopodiché, la mente ha bisogno di qualche altro giorno per riprendere a elaborare idee e progetti, favorita dal clima delle vacanze, un mix ideale di relax e divertimento.

Dunque, la buona notizia è che se vuoi avere davvero successo, puoi tranquillamente evitare gli straordinari e goderti un lungo, meritato riposo, rigorosamente off line (e senza sensi di colpa).

Buone vacanze!