Difendersi dal cyberbullismo non è facile, soprattutto se sei vittima di attacchi sessisti e moleste sessuali via web per i tuoi interventi su Wikipedia e non hai nemmeno 18 anni. Emily Temple-Wood ne aveva addirittura 12 quando le è successo, eppure è riuscita a trasformare la rabbia e lo sconforto per gli attacchi ricevuti in energia positiva, dando vita a un progetto dedicato alle donne che lavorano nella scienza. La sua storia, che lei stessa ha raccontato al magazine online Backchannel, merita di essere conosciuta. Perché chiunque si stia trovando in difficoltà, ingiustamente bersaglio della cattiveria altrui può trarne ispirazione.

Mai scoraggiarsi: dal peggio degli altri può venire il meglio per tutti!

Se il nome Emily Temple-Wood non ti dice nulla, sappi che nel mondo di Wikipedia, di cui è oggi una delle più autorevoli editor, è conosciuta come Keilana, il nickname col quale ha iniziato a contribuire all'enciclopedia libera più grande del mondo fin nel 2007, quando appunto aveva appena 12 anni. Timida ma ribelle, aveva iniziato per gioco creando una pagina su una popstar taiwanese, poi aveva aggiunto una nota sul nome di un asteroide, il 1952 Hesburgh, invitando chi aveva più conoscenze astronomiche di lei ad approfondire le informazioni offerte. Una ragazzina precisa e appassionata di scienza, che aveva trovato un modo per rendersi utile. Infatti, ci aveva preso gusto e, nel giro di poco, grazie a correzioni puntuali e autorevoli interventi ai forum, si era guadagnata un'ottima reputazione nella comunità.

Nessuno sapeva di avere a che fare con una ragazzina di 12 anni

Per tutti era solo Keilana, una fonte affidabile. Molto presto, però, le cose sono cambiate: «Dal momento in cui il primo hater ha capito che ero una donna, il che è successo a nemmeno un mese dalla mia collaborazione al sito, la gente ha iniziato a molestarmi», ha raccontato a Backchannel. Quando la sua identità è venuta a galla, infatti, i troll si sono scatenati subissandola di messaggi offensivi e volgari. Il fatto che una ragazza, per di più così giovane, potesse dire la sua ed essere presa sul serio, a quanto pare, riusciva intollerabile a molti. Del resto, va detto che gli utenti che interagiscono liberamente con Wikipedia sono all'90% maschi. In breve, il profilo di Emily-Keilana venne preso di mira in modo sistematico dai bulli della rete e i suoi contenuti su Wikipedia erano regolarmente ridicolizzati e modificati.

Non è stato facile per Emily sopportare tutto questo

Una gogna digitale che è durata anni. Fino a un venerdì sera di novembre del 2012 quando, dopo oltre cinque anni di insulti, le è venuta un'idea fantastica e non priva di senso dell'umorismo. Per ogni insulto sessista ricevuto avrebbe creato una pagina su Wikipedia dedicata a una scienziata. «Ho pensato che dovevo fare qualcosa per convogliare in modo produttivo tutta quella rabbia che covavo dentro da fin troppo tempo», ha spiegato poi. In questo modo avrebbe reagito ai suoi persecutori e, al tempo stesso, contribuito a colmare le lacune di genere nell'enciclopedia. La schiacciante presenza di utenti attivi uomini, infatti, negli anni ha portato a dare molto spazio ai successi maschili, a discapito di quelli femminili. Il risultato di questo sforzo è il progetto WikiProject Women scientists creato da Emily per implementare e migliorare le biografie di donne che si sono distinte nella scienza. "Purtroppo, una delle caratteristiche di Wikipedia è che le scienziate sono tristemente sotto rappresentate. Ma è ora di cambiare!": dice una nota a margine della presentazione dell'iniziativa. E oggi la sua community conta ben 90 redattrici.

Una storia a lieto fine

Ora Emily Temple-Wood ha 22 anni. La lunga campagna d'odio di cui è stata vittima non le ha impedito di laurearsi in Biologia molecolare e in Cultura Arabo-Islamica alla Loyola University di Chicago. Inoltre, attualmente sta studiando Medicina alla Midwestern University sempre di Chicago, la sua città, ed è tuttora una delle più apprezzate editor di Wikipedia. In dieci anni ha apportato oltre 57.600 contributi, specie su voci importanti per le donne come quelle sul tumore endometriale e quello ovarico. Nel 2016 ha ricevuto il riconoscimento Wikipedian of the Year.

La sua storia a lieto fine non è solo una buona notizia sotto diversi aspetti, ma un invito per tutte le ragazze a non mollare. Anche quando ti sembra di essere sola, e che la tua dignità e competenza sono irrimediabilmente calpestate, online od offline, a scuola o al lavoro, c'è sempre una via d'uscita. E altre ragazze come te pronte a darti una mano per usare positivamente tutta quella rabbia e fare qualcosa di buono. Grazie Emily!

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