La scrivania volante è una rubrica con una missione da compiere: trovare buone notizie nel mondo del lavoro. Quel genere di notizie capaci di suggerirti magari una mossa geniale per la tua attività o una soluzione inaspettata a un problema che devi risolvere. O anche solo capaci di farti dire: «Wow, che bella idea!». Sì lo so, è una sfida tosta. L'Italia oggi non è il Paese migliore dove trovare lavoro e conservarlo. Soprattutto se sei giovane. Soprattutto se sei donna. Soprattutto se sei una giovane donna! Le scrivanie sono sempre più a scadenza, virtuali, smart, precarie. Ci guardano dagli schermi dei nostri portatili mentre lavoriamo da casa, sedute al tavolo di cucina, e spesso non hanno nulla di buono da dirci. Ma a lamentarsi delle cose che non vanno, alla lunga, cosa ci si guadagna? Da ottimista disincantata, credo sia molto più utile cercare storie e spunti positivi che siano d'ispirazione a tutte noi che amiamo nonostante tutto il nostro lavoro… o vorremmo amarlo di più. Del resto, è proprio dalle difficoltà più grandi che nascono i progetti migliori, ci suggeriscono i guru della creatività. E dato che le difficoltà non mancano, è già un inizio!

Needo, la startup che porta l'asilo dove c'è bisogno

Vanessa Boccia, per esempio, è una giovane interior designer diplomata allo Ied di Milano che è partita da un grande problema italiano, la carenza di scuole materne, per lanciare la propria startup. Ovvero Needo, "il primo asilo mobile che va incontro alle esigenze dei genitori e delle aziende". E non è un modo di dire. Vanessa, infatti, recupera i container marini per trasformarli in asili facilmente trasportabili, nel rispetto di tutti i criteri previsti dalla legge. Dunque, un ambiente creato su misura per i piccoli, con giochi, zona delle pappe, angoli morbidi per il riposo e tutto il resto. L'obiettivo è soddisfare un bisogno on demand, quello di accogliere, educare e intrattenere i bambini più piccoli ovunque ci sia bisogno, che si tratti dei figli dei dipendenti di un'impresa o dei piccoli abitanti di una zona residenziale priva di servizi.

Non è un caso che Needo sia stata selezionata insieme ad altre 12 startup da Next Lab, il programma di accelerazione di imprese femminili di QVC Italia, un'iniziativa pilota lanciata a maggio 2017. Al di là dell'efficacia del progetto, l'idea di fondo di Vanessa ha centrato uno dei maggiori ostacoli all'occupazione femminile nel nostro Paese. Che, secondo gli ultimi dati Istat, è la seconda più bassa d'Europa (ci supera solo la Grecia). Solo il 47,2% delle italiane, infatti, lavora, a fronte di un 65,5% di uomini occupati, con un divario di genere di 18,3 punti percentuali. Un dato ben al di sotto della media europea (60,4% per le donne, 70,8% per gli uomini). Sempre l'Istat, poi, ti dice anche che il 30% delle donne occupate lascia il lavoro dopo la gravidanza, una delle percentuali più alte nei Paesi occidentali.

Cosa c'entrano gli angoli morbidi con la disoccupazione femminile?

Be', non è difficile da intuire… Se ancora ci fosse bisogno di un'ulteriore prova, comunque, qualche settimana fa il sito del Sole 24 Ore ha incrociato i dati sul lavoro delle donne in Italia, regione per regione, con quelli della diffusione dei servizi per la prima infanzia, purtroppo gravemente latente. Il risultato è un'equazione molto semplice: più posti negli asili nido offre un certo territorio, più alto è il tasso di occupazione tra le neo mamme residenti. Gli analisti del Sole avvertono che potrebbero intervenire altri fattori e il loro studio non permette di stabilire con certezza un rapporto causa-effetto tra le due circostanze, ma i numeri sono troppo evidenti perché si tratti di una pura coincidenza.

Nata in realtà come un'idea di design eco-compatibile per recuperare container destinandoli a nuovo uso, la startup di Vanessa Boccia rappresenta così una piccola soluzione laterale, smart e creativa a un'enorme carenza strutturale. Un progetto virtuoso che prova a tappare qualche falla (offrendo anche nuove occasioni di impiego), in attesa che lo stato si occupi di riparare l'intera nave. Una nave che fa acqua da tutte le parti obbligando tante giovani donne a rinunciare al lavoro e alla carriera per farsi carico del welfare familiare.

Più asili nido per tutte!

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