Non è sempre facile usare gli emoji giusti nelle email di lavoro. Anzi, secondo alcune ricerche, nelle comunicazioni professionali sarebbero proprio da evitare. Il motivo? Ai capi non piacciono. A dirlo è una ricerca di OfficeTeam, società di consulenza Usa: solo il 21% dei dirigenti intervistati ha dichiarato di approvare l'utilizzo delle emoticon da parte dei propri dipendenti, mentre il 39% lo ha bocciato definendolo un comportamento poco professionale. Qualcosa, però sta cambiando se il 40% ammette gli emoji, sebbene solo in alcuni casi.

Insomma, appare davvero difficile arginare l'invasione di faccine & Co. nei messaggi di posta elettronica al lavoro, dopo che hanno ormai colonizzato quelle che ci scambiamo più volte al giorno nella sfera privata! Inoltre, gli esperti in leadership e carriera osservano che gli emoticon possono aiutare anche in ambito lavorativo a rendere le email più calde, empatiche e personali.

Jamie Widing di Atomic Object, altra società di consulenza Usa, ha lanciato un sondaggio sulla piattaforma gratuita SurveyMonkey e ha scoperto che, in realtà, gli emoji sul lavoro sono usati eccome. La maggior parte degli intervistati ha dichiarato di ricorrervi qualche volta (67,35%), di non essere affatto infastidito quando ne riceve (72,73%) e di utilizzarli soprattutto con i colleghi (54,55%). I più usati? 😀 69,15% 😏 25,53% 😕 5,32%.

Insomma, in ufficio vince sempre la positività... 😉

In conclusione, servirsi di emoticon nelle email di lavoro oggi è una pratica sdoganata. Occorre, però, fare comunque attenzione perché quando scrivi in ufficio stai pur sempre rappresentando anche la tua azienda: così come soppesi le parole, è il caso di scegliere in modo oculato anche gli emoji. Inoltre, non sono sempre la mossa migliore: occorre valutare caso per caso. Per aiutarti a mettere la faccina giusta senza sbagliare, OfficeTeam ha stilato 5 consigli. Mettili in pratica.

1. Non esagerare

Evita di infarcire ogni email di faccine: potresti infastidire il destinatario del tuo testo, distrarlo o confonderlo. Ricorri a emoticon e disegnini vari in modo ragionato.

2. Chiediti chi è il tuo pubblico

In che tipo di azienda lavori? In un'agenzia web alla Google o in un studio legale superformale? Chiedertelo è fondamentale, perché nel primo caso l'uso delle faccine sarebbe del tutto normale, nel secondo apparirebbe inappropriato. E oltre alla policy aziendale, considera anche che tipo di relazione hai con il tuo interlocutore. Se è un amico, il pollice in su va benissimo, ma se è il tuo capo, e non è esattamente un tipo friendly, potresti trovarti nei guai.

3. Valuta la situazione

Se stai affrontando un problema molto serio, ricorrere alle emoticon può apparire superficiale o maleducato. Meglio evitare.

4. Scegli emoji che conosci

Oggi hai a disposizione centinaia di emoji, uno per ogni concetto, emozione, situazione. Prima di fare la tua scelta, assicurati di sapere cosa significa davvero. E che la persona cui è diretta sia in grado di capirla. L'ultima cosa di cui hai bisogno al lavoro è dare adito a equivoci e fraintendimenti!

5. Usa parole tue

Se non sei sicura al 100% che ricorrendo a un emoji otterrai un risultato migliore, concentrati piuttosto sulle parole. Scrivi in modo chiaro quello che vuoi dire, oppure prendi il telefono e spiegati a voce. Una simpatica chiacchierata è ancora il modo migliore per trasmettere emozioni.

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