Sei una millennial e desideri avere successo? Paul Angone, coach e motivatore, autore di All Groan Up: Searching for Self, Faith, and a Freaking Job! ti suggerisce 9 domande per fare carriera che devi farti assolutamente, se non vuoi ritrovarti a vivere l'ufficio solo come un posto dove ammazzare il tempo, in cambio di un magro stipendio. Pronta a prendere appunti?

1. Le persone di successo che hai incontrato finora sono davvero felici e invidiabili?

Se l'idea di fare la vita del tuo boss ti fa vomitare, forse hai sbagliato percorso professionale. Guardati intorno, chiediti cosa vuoi veramente, e volta pagina. Hai tutto il tempo per rimetterti in gioco ricominciando da zero!

2. Come ti senti prima di entrare in ufficio la mattina?

Facci caso domani: arrivando alla tua scrivania come ti senti? Eccitata? Ansiosa? Angosciata? Nel primo caso, sei fortunata: fai il lavoro giusto per te, e sei abbastanza motivata per compiere un'ottima carriera. Ma se il solo pensiero di rimettere piede in ufficio ti fa sentire come una condannata sul patibolo, forse è il caso di darsi da fare per al più presto un piano B. Essere consapevole di come affronti la giornata ti fa capire molte cose.

3. Qual è il tuo bilancio tra Soddisfazione, Tolleranza e Angoscia?

Per rispondere a questa domanda Paul Angone ti suggerisce di fare un grafico. Prendi una tua tipica giornata di lavoro e suddividila in ore. Considera tutto ciò che fai, dalle mail alle riunioni, dai viaggi alle attività effettivamente collegate alla tua professione. A questo punto, decidi quante ore mettere nella categoria Soddisfazione, quante nella Tolleranza e quante nell'Angoscia. Ora riporta questi dati in un grafico a torta. La tua giornata tipo abbonda di Soddisfazione? Ottimo. Per la maggior parte del tempo sei sui livelli di Tolleranza? Chiediti se puoi dedicare più tempo a incarichi che ti portino più Soddisfazione e se la risposta è sì, datti da fare. L'Angoscia ha il predominio? Torna alla risposta della domanda numero uno.

4. Obiettivamente stai facendo un lavoro del cavolo?

Se la risposta è sì, la buona notizia è che per un millennial avere un lavoro del cavolo è quasi un passaggio naturale, perché sei solo all'inizio della carriera e un po' di gavetta fa parte dei giochi. La cattiva è che di questi tempi la gavetta non sembra finire mai. La vera domanda è: come farsi andare bene un lavoro del cavolo? Il segreto è trasformare ogni ostacolo in un'opportunità per imparare qualcosa di utile per la tua carriera futura. Paul Angone ti spiega che se non impari nulla dal tuo primo lavoro del cavolo e non riesci a crescere professionalmente, hai il 99% di possibilità che anche il tuo prossimo lavoro sia un'occupazione del cavolo.

5. L'idea di studiare per diventare un'esperta nella tua professione ti riempie di energia, o te la toglie?

Se stai rimandando con mille scuse il master o quel corso di aggiornamento che ti potrebbero far compiere il passo necessario per diventare una guru del tuo campo, è venuta l'ora di buttarti. Oppure di accettare l'idea che non stai lavorando nel settore che ti interessa davvero.

6. La carriera che ti sei scelta potrà darti lo stile di vita che desideri?

Non è detto che successo e felicità procedano insieme. Magari ami il tuo lavoro, ma anche arrivando al top non ti basterebbe a pagare l'affitto della casa dei tuoi sogni. Oppure è così impegnativo che se farai carriera dovrai stare in ufficio per 12 ore no stop tutti i giorni come fa il tuo capo. È davvero questo ciò che vuoi? Darti una risposta e agire di conseguenza è più facile ora che sei millennial piuttosto che tra 10 anni, quando avrai messo su famiglia e mille responsabilità potranno impedirti di prendere la decisione più giusta per te a cuor leggero.

7. Stai facendo un lavoro importante, nel quale credi?

Diversi studi dicono che per i millennials conta di più lavorare per un'impresa di cui si condividono i valori, che ottenere un buon stipendio. Dunque, cerca di rispondere con sincerità a questa domanda, perché se non metti passione in ciò che fai, di sicuro sarai meno motivata ad andare lontano.

8. Quali competenze stai usando per il tuo lavoro?

Sono proprio quelle che vorresti mettere a frutto? Angone ti invita a stilare una lista delle prime 3-4 skill che ti vengono più richieste dal tuo datore di lavoro. Dopodiché chiediti se ti fanno sentire realizzata. Non sempre ciò che ti riesce meglio in prima battuta esprime il tuo autentico talento. Anzi, a volte sono una "trappola" perché ti impediscono, appunto, di scavare più a fondo nelle tue abilità. Se sei insoddisfatta di ciò che fai, chiediti quali skill invece ti gratificherebbero e concentrati su di esse.

9. Sei sicura di voler fare carriera?

Con quest'ultima domanda Angone ti invita a riflettere sul fatto che oggi, grazie al web e alla globalizzazione, non solo è cambiato il lavoro, ma anche il concetto stesso di carriera. «Ora hai la possibilità di lavorare ovunque nel mondo, su qualsiasi cosa e in qualsiasi momento», afferma l'esperto. «Le carriere non sono più lineari: per la nostra generazione si tratterà più che altro di nuotare da un'isola all'altra, raccogliendo strada facendo competenze ed esperienze».