Anche tu ti sei esaltata quando hai sentito il discorso di Patricia Arquette sulla parità di trattamento economico tra uomini e donne, alla cerimonia degli Oscar 2015? Negli Usa come in Italia, il gap di genere fa ancora troppa differenza quando si parla di retribuzioni. OD&M Consulting, società specializzata in consulenze HR, ha appena presentato il suo ultimo rapporto aggiornato nel nostro Paese. Scopri cosa dice: il primo passo per sconfiggere la discriminazione in busta paga è essere informate! 

Lo studio ha elaborato oltre 335.000 profili, tra dirigenti, quadri, impiegati e operai nel settore privato, negli ultimi cinque anni, dal 2010 al 2014.
La buona notizia è che nel 2014 le retribuzioni delle donne sono in generale cresciute più di quelle degli uomini.
La cattiva notizia è che nonostante il gap in (lenta!) diminuzione, le buste paga dei ragazzi restano decisamente più pesanti di quelle delle ragazze. E questo succede per tutte le categorie professionali, ma soprattutto per gli operai: negli inquadramenti più bassi e, dunque, già meno pagati in partenza, infatti, le differenze di genere sono in forte aumento.

Calcola quanto guadagni meno di lui, a seconda del ruolo che occupi.

Sei una top manager?
Sappi che il tuo stipendio è in media più basso del 6,7% rispetto a chi siede accanto a te nella stanza dei bottoni ed è maschio (nel 2013 era sotto del 9,3%).

Sei quadro?
Le cose vanno lievemente meglio: il gap scende a meno 5% (era del 5,9%). 

Sei impiegata?
La situazione peggiora, sebbene sia in miglioramento: meno 8,4% (da meno 14,8%). 

Sei operaia? 
Sappi che qui le differenze non solo pesano di più, ma nel 20 la forbice retributiva è stata la più vasta mai raggiunta negli ultimi cinque anni: le donne guadagnano ben il 17,1% in meno rispetto agli uomini (nel 2013 il gap era del 9,6%).

A parità di ruolo, dunque, le donne continuano a essere discriminate economicamente. Non solo: in molte aziende gli uomini fanno carriera più facilmente accedendo a posizioni che riconoscono loro maggiori responsabilità e, dunque, livelli contrattuali e retribuzioni più elevate.

Il parere dell'esperta: le discriminazioni continuano, ma il trend è positivo
«Dalle prime evidenze del nostro ultimo Rapporto emerge che nel 2014, tranne che per gli operai, il gap si è ridotto. Detto ciò, però, gli uomini continuano a guadagnare più delle donne», sottolinea Simonetta Cavasin, amministratore delegato di OD&M Consulting, che fa parte di Gi Group. «Negli ultimi anni i dati sono stati troppo altalenanti perché si possa parlare di progressivo allineamento tra genere maschile e femminile. È vero, però, che le aziende si stanno dedicando con più attenzione a questo tema: ci si augura, dunque, di arrivare in futuro a una vera giustizia retributiva».

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