1. Attenta all'effetto TMI (too much information). È un acronimo coniato per definire gli aggiornamenti di status un po' troppo rivelatori di dettagli intimi, che sarebbe meglio tenere per sé. In vacanza è normale lasciarsi un po' andare, ma non per questo le tue avventure devono essere dettagliatamente documentate sui social. Non vuoi far sapere ai tuoi amici (o ancora peggio ai tuoi colleghi) che l'aereo ti rende stitica o che quest'anno hai deciso di non depilarti le ascelle per cavalcare il trend lanciato da Madonna, vero? I tuoi amici potrebbero trovarlo divertente, forse il tuo capo no.

2. Usa i filtri per la privacy su Facebook. Per evitare gaffe di questo tipo (vedi punto 1) su Facebook è sufficiente prendere dimestichezza con i filtri per la privacy: attribuisci un livello di intimità a ogni tuo amico (amici più stretti, conoscenti) oppure inseriscili in apposite liste (es. colleghi, parenti, etc). Quando posti qualcosa di molto personale imposta la privacy in modo che lo veda solo chi vuoi tu. Su Google+ puoi usare le cerchie allo stesso modo.

3. Ricordati che Twitter è pubblico. A meno che tu abbia un profilo "lucchettato" e che quindi sia tu a decidere chi può seguirti, ricorda che ogni tuo cinguettio risuona nella pubblica piazza. Anche a distanza di anni, grazie agli appositi tool che indicizzano le conversazioni più vecchie (uno di questi è Topsy.com) i tuoi twit possono essere riesumati dall'oltretomba. Quindi evita di lanciare anatemi nell'etere perché il traghetto è in ritardo o il car rental vi ha rifilato un vecchio catorcio, rischiando di sembrare una squilibrata. Piuttosto utilizza le menzioni per richiamare l'attenzione dei rispettivi customer service e ricevere assistenza immediata: per queste cose Twitter a volte funziona meglio di una telefonata, soprattutto all'estero.

4. Evita di "spammare" su LinkedIn. È un social di networking professionale e come tale va utilizzato. Non è il caso di pubblicare lì sopra i tuoi album delle vacanze o aggiornare la foto profilo con un tuo ritratto in bikini. Tieni a freno il pollice: per ammazzare il tempo sotto l'ombrellone evita di inviare richieste di contatto a chiunque ti appaia nella lista di persone che potresti conoscere, con cui non hai mai lavorato.

5. Blocca i tag. Può capitare che un compagno di viaggio o uno dei tuoi nuovi amici incontrati in vacanza decida di fotografarti mentre stai rimettendo l'anima dopo una sbronza epocale. Se lui o lei pubblica la foto su Facebook e ti tagga (o ti menziona su Twitter e Instagram), tutti i tuoi amici potrebbero visualizzarla. Evita che succeda impostando la tua privacy di Facebook in modo che solo tu possa vedere le foto in cui vieni taggata e che il tag, per essere valido, debba passare prima dalla tua approvazione. Su Twitter e Instagram purtroppo non c'è modo di evitarlo, ma è molto meno probabile che i tuoi amici (a meno che ti stalkino) vadano a cercare le foto dove sei menzionata.

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