Segui i consigli di Mariangela Tripaldi, psicologa del lavoro e career coach, per reagire a 10 situazioni che sul lavoro possono demoralizzarti. Perché, nonostante le difficoltà, una Cosmogirl non molla mai!

Dopo un colloquio di lavoro, l'azienda non si fa più sentire. Oppure hai mandato centinaia di curricula e non hai ricevuto risposta.

  • Forse non sai che il primo romanzo di Harry Potter scritto da J.K Rowling fu rifiutato da diversi editori prima di essere accolto dalla Bloomsbury e la stessa cosa è accaduta a diversi bestsellers. I rifiuti, gli ostacoli, le porte in faccia, fanno parte del percorso verso il successo che non è niente affatto lineare! Usa ogni pietra sul tuo cammino per migliorare chiedendoti: cosa posso fare di più o di diverso al prossimo colloquio o nel presentare la prossima candidatura?

Hai superato tutte le fasi di una selezione durissima ma alla fine non ti hanno preso.

  • Non raggiungere un risultato per un soffio è decisamente frustrante, ma pensa che sei comunque arrivata sul podio! Questo significa che hai tutte le carte in regola per potercela fare! Evidentemente quella non era l'opportunità per te! Aspetta con fiducia la prossima occasione!

È il tuo primo lavoro ma continuano a darti delle mansioni di base invece di farti crescere.

  • Anziché lamentarti, sii propositiva: offriti di seguire delle attività più complesse, proponi nuovi progetti o soluzioni da implementare in ufficio. Se la tua iniziativa non viene premiata, vuol dire che quel lavoro ha esaurito tutto ciò che poteva darti! Allora inizia a guardarti bene intorno!

Il capo non riconosce i tuoi meriti e non premia la tua prestazione!

  • Si tratta di un comportamento che riserva solo a te o è piuttosto "tipico" del tuo capo? Nel primo caso chiediti: «Cosa sto facendo (o non sto facendo) affinché il mio lavoro venga apprezzato?». Potresti scoprire di essere tu stessa a dare per scontato ciò che fai e/o a non comunicare efficacemente i risultati raggiunti. Nel secondo caso, di cosa ti preoccupi? Forse è il momento buono di imparare ad apprezzarti da sola senza bisogno di conferme esterne...

Una delle tue colleghe cerca di metterti in difficoltà in ufficio.

  • Evidentemente per lei sei un pericolo: che cosa teme di te? Questo può rappresentare il tuo punto di forza da valorizzare ancora di più per non farti scavalcare!

Hai fatto un pasticcio o un grosso errore.

  • Smettila di colpevolizzarti e fustigarti: non solo questo non risolve il problema (quel che è fatto è fatto) ma ti predispone ad ulteriori errori in futuro! Anche i campioni sbagliano, ma la loro forza sta nel capire quale pensiero o comportamento ha causato il danno, per non ripeterlo e rafforzare ulteriormente le proprie capacità! Che cosa hai imparato da questo errore? Cosa devi fare/ non fare in futuro? A cosa devi prestare maggiore attenzione?

Continuano a proporti contratti precari anche dopo diversi anni che lavori nella stessa azienda.

  • Invece di continuare a trascinarti, accettando lo status quo per paura di perdere anche quello che hai, deciditi ad afferrare il toro per le corna: chiarisci "serenamente ma definitivamente" con i datori di lavoro qual è la situazione aziendale, quali le prospettive per l'azienda e la tua posizione. Questo è anche il momento per fare un bilancio professionale: a che punto è il tuo percorso lavorativo? Quali competenze hai maturato? Dove e come vuoi spendertele? Quali nuove sfide vuoi affrontare?

Il tuo carico di lavoro ti sembra diventato eccessivo e esci sempre tardi dall'ufficio.

  • Se il lavoro sotto urgenza ed extra-ordinario diventa la norma, fermati e chiediti: quando è iniziata l'escalation? È davvero un problema di carico o di organizzazione del tempo? Hai definito priorità e "confini" al tuo lavoro? Se non sei tu a farlo saranno gli altri a farlo per te! Investi parte del tuo tempo per pianificare la tua giornata/settimana: il rendimento sarà altissimo!

Il capo ti nega aumenti o possibilità di crescita e cambiamento in azienda dicendo che non è il momento buono.

  • Se ti trovi bene in azienda e sei soddisfatta del tuo lavoro, puoi scegliere di rimandare le tue richieste, tenendo comunque i sensori attivati a cogliere ogni futura opportunità. Se invece la mancanza di prospettive ha un peso rilevante sul piatto della bilancia, allora è il caso di riprendere in mano il tuo futuro professionale e a cercare pro-attivamente all'esterno! Chi lascia la strada vecchia per la nuova... può rischiare di trovarsi decisamente meglio!

Sei autonoma e devi sempre inseguire i clienti per farti pagare le consulenze.

  • Se i soldi rappresentano materialmente il valore del tuo lavoro, il fatto che tu non sia pagata dovrebbe farti scattare un allarme, e non solo per le bollette da pagare! La crisi di per sé tende a procurare una svalutazione del lavoro e una deflazione dei prezzi, ma farsi trascinare nel vortice è molto pericoloso! Non accontentarti delle briciole, ma anzi sfrutta la crisi per aumentare il valore di quanto offri e per selezionare solo clienti "di livello". Sicuramente ridurrai la quantità di clienti, ma ne alzerai la qualità!

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