È testimonial dello spot Tim Impresa Semplice e, in effetti, il suo concetto di impresa ha una base fatta di pochi, ma solidi elementi. Se vuoi fare la chef, aprire un ristorante, in poche parole lavorare nel mondo del food, ecco 3 consigli dello chef Davide Oldani.

Mettici il cuore (ma è pur sempre business)

Essere chef significa essere un artigiano, occuparsi dei dettagli, lavorare con passione, senza non si va molto lontano. Dai la stessa importanza a tutte le fasi del lavoro come a tutti gli ingredienti che usi e a come presenti i tuoi piatti: nulla va lasciato al caso. «Stare a tavola per me è un rito da valorizzare, è il momento in cui ci si guarda negli occhi e si parla», dice Oldani. 

Usa la tecnologia in modo differente

La tecnologia e i social network devono essere al servizio della tua impresa. «Un dieci per cento delle mie giornate è dedicato alla tecnologia», rivela Oldani. «Una parte la uso per l'organizzazione e per tenere i conti in ordine, ma un'altra la uso per fare cultura. Se mettessi sul sito solo le foto dei piatti probabilmente trasmetterei poco ai miei clienti, raccontare invece la mia filosofia coinvolge di più. Con i social e internet invito a fare un'esperienza dal vivo nel mio ristorante. Spesso cerco informazioni su internet degli ingredienti nuovi, ma anche tu puoi fare informazione o offrire un servizio utile per chi mangia per esempio con le app. Tra quelle che apprezzo di più ce n'è una dedicata ai vini che trovo molto utile».

Non sprecare

Un buon profitto si fa anche non sprecando. «Pensa prima di comprare e pesa prima di cucinare», consiglia lo chef, così si evitano sprechi. «Bisogna cambiare la mentalità e pensare che è più utile evitare gli avanzi, invece di riutilizzarli. Bisogna imparare a produrre quanto ci serve e non di più. Stressiamo meno la terra, l'ambiente e noi».

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