Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, istituita dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999. Una data che soprattutto in Italia, purtroppo, non è solo una ricorrenza (in memoria di tre ragazze, le sorelle Mirabal, attiviste politiche della Repubblica Domenicana assassinate proprio il 25 novembre del 1960), ma ci ricorda che nel nostro Paese permane una situazione allarmante.

Gli ultimi dati ci dicono che nel 2014 le donne uccise per mano di un uomo violento sono state 115, mentre 101 sono state le vittime di tentato femminicidio. Inoltre, secondo l'ISTAT il 70% degli stupri viene commesso dal partner o dall'ex e oltre il 90% delle donne non ha denunciato la violenza subita.

Oggi, però, non è più un problema di cui nessuno parla: il muro di silenzio è stato quasi abbattuto. E anche se non sempre lo Stato riesce a intervenire con l'efficienza necessaria, molto è stato fatto, a iniziare dal numero antiviolenza e stalking 1522, attivo 24 ore su 24 e promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunità.

Hai un'amica che ha un ragazzo violento? Parlale con delicatezza e offrile il tuo aiuto se non ha il coraggio di andare da sola a denunciarlo. Tu stessa hai a che fare con un uomo o un ex che tende ad alzare le mani o cerca di sopraffarti psicologicamente? Non lasciarti sottomettere dalla sua aggressività: evita di isolarti e chiedi aiuto a chi ti vuole bene davvero, gli amici, la tua famiglia. E se non riesci ad allontanarlo definitivamente da te, dal momento in cui la sua violenza diventa una minaccia rivolgiti alla polizia, perché quell'uomo che ti dice di amarti, in realtà ti vuole fare del male e sta commettendo un reato contro di te.

Ma quali sono le mosse giuste per tenere alla larga e mettere fuori gioco l'uomo violento? Te le spiega Laura Emiletti, criminologa del Centro italiano per la promozione della mediazione (Cipm), che da anni porta avanti un programma di prevenzione dei sex offender.

Hai a che fare con un uomo violento? I consigli della criminologa per metterlo fuori gioco

  1. Le sue azioni NON sono normali. La prima che devi convincere sei tu: mettiti in testa che nessuno ha il diritto di essere violento a parole o con le mani nei tuoi confronti. Nemmeno se è il tuo ragazzo e pensi di amarlo.
  2. Non farti ingannare. Poi ti chiede scusa e si fa in quattro per lusingarti e dimostrarti che ti ama? È solo un tentativo di manipolazione. Il giorno dopo, potrebbe essere ancora più violento.
  3. Se pensi di "salvarlo" sbagli. Non fare la crocerossina. Sei intelligente, forte e in gamba: non hai bisogno di dimostrare che vali qualcosa tentando di salvarlo da se stesso. Piuttosto, usa le tue qualità per fuggire da lui il prima possibile.
  4. Lui ha torto in ogni caso. Se alza le mani e ti urla in faccia parole sgradevoli, tu non hai nessuna colpa, qualsiasi cosa sia successa. Un comportamento del genere non ha giustificazioni.
  5. Denuncialo senza paura. Il tuo fidanzato o ex ti picchia o ti perseguita? Non devi vergognarti a parlarne con le persone giuste. Andare dalle forze dell'ordine non significa "lamentarsi" o piangersi addosso. Quello che ti ha fatto è un reato perseguibile penalmente.
  6. Cerca un avvocato e uno psicologo. Il primo ti assiste legalmente nella denuncia, il secondo ti sostiene e consiglia durante il percorso, talvolta lungo e faticoso, che seguirà. Perché è importante essere lucide e, soprattutto, non rinunciare.

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