1. Eri sempre la prima ad andartene, mentre tutti i tuoi amici rimanevano ancora a divertirsi.

2. Per anni l'unico modo per poter passare una serata in discoteca con gli amici è stato accettare che ti venisse a prendere tuo papà. A mezzanotte spaccata. 

3. Chiedere il permesso di dormire da un'amica implicava una descrizione dettagliata della famiglia di lei (professione del padre e della madre, numero di fratelli e sorelle, media scolastica) e un giuramento sulla Bibbia che non avresti né bevuto né fumato. 


4. Quando dovevi chiedere ai tuoi l'autorizzazione a fare qualcosa ti allenavi allo specchio, cercando di prevedere ogni possibile domanda e obiezione che avrebbero potuto farti: anche le più assurde. (E, spesso e volentieri, ci azzeccavi).

5. E comunque, prima di fare qualsiasi richiesta dovevi monitorare bene l'umore familiare: se beccavi un momento di nervosismo… addio!


6. A volte mettevi su la faccia del cane bastonato, facevi un sospiro e pronunciavi questa frase d'attacco: «Volevo chiedervi una cosa, ma vabbè, niente… tanto mi direte di no...". Era un tentativo per muoverli a compassione e predisporli positivamente. Oh, a volte funzionava! 

7. Domandavi una volta, una sola, ai tuoi genitori se potevi passare la serata a casa di qualcuno. Non hai mai capito perché i tuoi amici pensassero che "domandare di nuovo" potesse fare la differenza. 

8. Dovevi sempre scegliere tra uscire il venerdì o il sabato sera: impossibile che i tuoi ti dessero il permesso per entrambe le sere. 

9. Mentivi continuamente. Su tutto. Lo fai ancora.


10. Non hai mai detto parolacce finché non sei andata all'università.

11. Nessuno ti ha mai fatto "il discorso" (quello su ciclo mestruale, sesso, contraccezione): al massimo hanno piazzato sul tuo letto un libro illustrato, lasciando che traessi da sola le conclusioni.

12.  A tavola si parlava del tuo rendimento scolastico oppure dei tuoi programmi di studio futuri, mai della tua vita sociale o sentimentale. D'altra parte, secondo i tuoi genitori, tu non avevi né l'una né l'altra. 

13. Ancora oggi, quando ti vesti, ti viene automatico chiederti cosa penserebbero loro del tuo outfit. Tra le medie e le superiori hai trascorso 8 anni combattendo a proposito della lunghezza della tua gonna o del grado di aderenza delle tue T-Shirt.


14. Farti i buchi alle orecchie era il massimo della trasgressione che potessi permetterti. Solo accennare all'idea di tingerti i capelli di un colore strano, farti un tatuaggio o anche un secondo buco alle orecchie, avrebbe potuto scatenare l'inferno.

15. I tuoi cercavano sempre di proporsi come accompagnatori durante le gite scolastiche

16. Quella volta che il figlio di un amico dei tuoi ti ha visto con una sigaretta in mano e ha minacciato di spifferare tutto, il suo silenzio ti è costato due settimane di paghetta.

17. Le buone maniere erano tutto. «Non vogliamo che la gente pensi che sei stata allevata da un branco di lupi», ti dicevano. E a tavola, se non piazzavi subito il tovagliolo sulle ginocchia, partiva il pippone: «Come possiamo mandarti in giro se ancora non metti il tovagliolo sulle ginocchia!». 

18. La tua reazione istintiva all'idea che le tue amiche potessero ospitare in casa i loro fidanzati era di evidente stupore (e strisciante invidia).

19. Quando frequentavi un ragazzo dovevi dargli appuntamento in altro quartiere ed evitare comunque ogni atteggiamento intimo con lui per la strada: se ti avesse visto qualcuno e lo avesse detto a tuo padre, sarebbero stati guai serissimi.


20. Se non rispondevi al cellulare quando ti chiamavano, supponevano subito che tu stessi fumando "quelle canne" con "quella tua amica" che loro erano SICURI ti avrebbe portato sulla cattiva strada.

21. Per anni il tuo concetto di ribellione era sognare di prendere decisioni estemporanee e andare in giro in infradito.