Da socialite ed ereditiera a imprenditrice del settore beauty. Paris Hilton ha decisamente aggiornato i suoi interessi, saltando con la sua solita grazia dai party folli dei primi anni 2000 al mondo della moda e in particolare del make-up e della skin care. Il suo ultimo progetto la vede nei panni di investitore e partner dell'applicazione beauty The Glam App che, in 23 grandi città del mondo tra cui New York, Miami e Londra, porta direttamente a domicilio i professionisti della bellezza.

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The Glam App è nata nel 2015 da un'idea vincente del make-up artist Joey Maluuf. Paris Hilton, che era un'accanita fan dell'app, è entrata nel team investendo fondi per promuovere questo nuovo modello di business dal fatturato stellare (Forbes Italia parla di circa 2 milioni di dollari entro la fine del 2019). Il progetto si muove sul filo di un meccanismo semplice ma efficace: nelle città in cui è attivo il servizio, anche a chilometri di distanza dal parrucchiere o estetista di fiducia, l'utente può trovare un esperto della bellezza che arriva a casa, prenotando una sorta di glam squad a domicilio. Tramite l'app beauty si seleziona il servizio - dalle unghie ai capelli - e poi anche il professionista che riceverà l'SOS. Il budget del servizio è commisurato alla sua esperienza ma anche al grado di urgenza della richiesta: l'utente infatti può scegliere di fissare l'appuntamento subito oppure nei giorni successivi a seconda delle esigenze.

Paris Hilton aveva già rilanciato la sua carriera nel settore della bellezza puntando tutto sulla sua azienda, la Hilton Lifestyle Group: sotto questo marchio ha lanciato una linea di skin care di successo a base di prodotti naturali. E non solo: te la ricorderai su una spiaggia mentre canta la sua hit Stars are blind e ancora oggi Paris non ha abbandonato la musica. Il Time ha riportato che è una delle DJ più pagate del mondo, oltre che una grande esperta di glamour e bellezza. Anche in formato app.



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Giovanna Gallo

Da un decennio, per lavoro, scrivo di famiglie reali, psicologia, attualità e cultura pop, oscillando tra il web e la carta stampata. Il destino vuole che la mia professione coincida con una passione, quella per il giornalismo di costume, nata quando avevo sei anni, che male non fa. Quando non scrivo chiacchiero molto, guardo serie tv, mi sposto tra la Calabria (dove sono nata) e Torino (dove vivo) e ripenso nostalgica agli anni Novanta.