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Marylin le foto mai viste: a New York in mostra i frame di un filmato dimenticato per 50 anni

A New York, alla Danziger Gallery, sono in mostra i frame del film inedito che porta la firma di Peter Mangone, che ha toccato con mano la diva.

By Chiara Caratti
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Getty Images

I miti abitano lassù e per definizione sono inavvicinabili. Ma non è così per Peter Mangone, che ha toccato con mano la diva per eccellenza regalandoci un filmato mai visto con un retroscena speciale.

La storia di Peter Mangone è bella. E’ una di quelle vicende che cominciano con un azzardo, passano attraverso un colpo di fortuna e si trasformano in qualcosa di memorabile. Se il racconto partisse dalla fine ti imbatteresti in una mostra newyorchese alla Danziger Gallery, “Marilyn Monroe rediscovered”, in cui sono esposte fotografie di una Marylin Monroe, che, nonostante la grana grossa delle stampe, brilla di spontaneità e naturalezza (se possibile più del solito), mentre cammina nella grande mela del 1955. Se la storia partisse dall’inizio sentiresti parlare di un ragazzino di 15 anni, Peter Mangone, che salta la scuola in un grigio pomeriggio del marzo 1955 e aspetta la sua diva preferita sotto un hotel con la 8 mm, la cinepresa presa in prestito dal fratello.

La diva in questione è proprio Marilyn Monroe, allora ventinovenne e appena divorziata dal marito Joe DiMaggio, che esce dal Gladstone Hotel per andare a lezione all’Actors Studio. Potrebbe forse interessarti di più iniziare il racconto di tutto quello che è successo in mezzo, tra l'inizio e la fine, perché lì c’è tutto l’insospettabile e la varietà dei sentimenti umani. C’è la generosità e la spontaneità di Marilyn che accetta di farsi riprendere per poche ore (ore, non minuti) da uno sconosciuto ragazzino e gioca con la sua camera passando da baci soffiati a sguardi più cupi. E c’è la gioia di Peter nell’aver immortalato la sua star del cuore in un film di cinque minuti e mezzo, che viene all’inizio visto e rivisto e poi dimenticato. Dimenticato? Si, dimenticato.

Perché Mangone, diventato un adolescente diciassettenne, si vergogna delle sua passione tanto da decidere di mettere questo film insieme alla collezione di riviste di cinema in un angolo della sua stanza. Mangone intanto cresce e diventa hairstylist delle star del cinema. Nel 2002 il fratello gli telefona e dice di aver finalmente ritrovato il film, che, dopo cinquant’anni, sembra nuovo di zecca. A questo punto Peter non può far altro che prendersene cura e selezionare, tra i 9.212 frame, quelli migliori per farne una mostra.“Marilyn Monroe rediscovered”.

The Lost Film of Peter Mangone (New York, 1955) è alla Danziger Gallery di New York fino al 9 Febbraio.

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