Lei è Yara Shahidi. E il suo nome significa “capace di fare qualcosa di grande” in lingua persiana, e infatti a soli 18 anni ha già recitato in diversi film e serie tv (è conosciuta per il ruolo di Zoey Johnson nelle sitcom Black-ish e Grown-ish) e soprattutto è un’attivista che lotta per diverse cause sociopolitiche e per l’istruzione delle donne (Michelle Obama ha scritto per lei una lettera di accompagnamento alla candidatura per la Harvard University). Yara Shahidi, due milioni e mezzo di followers su Instagram, nata a Minneapolis nel 2000 da una madre di origini africane e un padre per metà iraniano. Ma come ha fatto a rimanere con i piedi per terra nonostante la fama, raggiunta quando aveva solo sei anni?

instagramView full post on Instagram

Yara ha cominciato la sua carriera come testimonial per diversi spot pubblicitari, tra cui Disney, Mc Donald’s e Ralph Lauren. Anche i suoi fratelli minori, Sayeed e Ehsan, hanno iniziato facendo i baby modelli. L’esordio cinematografico è arrivato nel 2009, con il film Immagina Che, dove Yara interpretava Olivia, la figlia di un padre alcolizzato (Eddie Murphy). Per questo ruolo ottenne una nomination agli Young Artist Awards. La prima chiamata per una serie tv è arrivata invece tre anni dopo, nel 2012, quando cominciò a interpretare Chloe Johnson, la figlia del Presidente William Johnson, nella serie The First Family.

La vera svolta, tuttavia, è arrivata nel 2014, con Black-ish, e con il suo spin-off, Grown-ish, una sitcom che affronta in maniera simpatica diverse tematiche sociali e politiche, soprattutto di confronto fra persone di razze diverse. Nel 2016 è iniziata anche la sua carriera da modella: firmò con l’agenzia New York’s Women Management, sperando di poter vedere sulle copertine più modelle di diversi colori. Ma questo è stato solo il primo approccio di Yara all’attivismo.

Cominciò a interessarsi alla politica fondando Eighteen x 18, una piattaforma per invitare i neomaggiorenni a votare alle elezioni. Il suo impegno, poi, è proseguito con la creazione dello Yara’s club, che incoraggia gli studenti delle scuole superiori ad affrontare dibattiti su questioni importanti, anche politiche e sociali. Il club è in partnership con il programma di Michelle Obama dedicato all’istruzione femminile, Young Women's Leadership Network (YWLN): per questo l’ex First Lady, visto l’impegno della giovane, ha deciso di caldeggiare la sua ammissione ad Harvard!

E di cose Yara continua a farne tantissime. Lo scorso anno ha intervistato Hillary Clinton per la rivista Teen Vogue. Durante un’ospitata in tv ha parlato della situazione difficile del paese d’origine del suo papà, l’Iran, dicendo che tutti quanti dovremmo preoccuparci del benessere degli altri paesi perché siamo interconnessi con il resto del mondo. Su Instagram, poi, continua a diffondere messaggi di invito a interessarsi alla situazione politica mondiale: nei suoi post, oltre a selfie e make-up, ci sono anche foto che ricordano la vittoria contro l’apartheid, o che incoraggiano l’interruzione dell’uso delle armi. Un esempio davvero positivo, considerando che viene da una diciottenne.