Estremamente magra, con una profondissima ferita che attraversava l'intero carapace e incapace di immergersi sotto la superficie del mare. Così il 18 luglio 2020 è stata trovata Cenere, un giovane esemplare di tartaruga marina Caretta caretta al largo di Cervia (RA) e prontamente recuperata dal Centro Recupero Tartarughe Marine CESTHA, a Marina di Ravenna, il più specializzato in regione e partner di riferimento su queste tematiche della campagna 30x30 Italia, la campagna per la protezione del 30% dei mari italiani promossa da Worldrise Onlus. La ferita, causata da un’elica di un natante, era talmente profonda da aver raggiunto la cavità toracica e danneggiato un polmone.
Questo tipo di lesioni rappresentano sempre una sfida terapeutica nelle tartarughe marine dato che l’ingresso di acqua nella ferita può causare infezioni. La prima diagnosi non è stata incoraggiante, ma Cenere, 4 kg di peso, ha da subito mostrato una grande voglia di vivere e anche lo staff del CESTHA ha deciso di non mollare con lei, nonostante la strada si prospettasse molto incerta. È iniziata quindi una lunga trafila di terapie, che ha portato la tartaruga a subire in un anno e mezzo numerose operazioni chirurgiche di rimozione dei tessuti infetti. La sfida più grande da parte dei ricercatori CESTHA è stata, tuttavia, quella di dover studiare una soluzione per mantenere la ferita asciutta in una tartaruga marina che vive in acqua! La tecnologia di stampa 3D ha fornito la risposta: sono stati sviluppati sei prototipi di carapaci artificiali, una sorta di guscio aggiuntivo da applicare sopra a quello naturale ferito, con lo scopo di isolare la ferita.
I modelli si sono evoluti nel tempo, per adattarsi alla crescita della tartaruga e alla progressiva guarigione della ferita. Questo percorso ha richiesto grandi sacrifici per Cenere, costretta comunque ad una più limitata possibilità di movimento, ma è risultato indispensabile per la totale guarigione dell’infezione. Dopo circa due anni, il percorso di cura ha visto la chiusura della ferita e l’avvio di una nuova fase di terapia fisioterapica in vasca profonda. La sua riabilitazione motoria procede ora decisamente spedita. In questi quasi 3 anni nel Centro di Recupero CESTHA, Cenere è cresciuta molto, ora pesa quasi 10 kg ed è diventata sempre più forte e grintosa. Il suo ritorno in natura è ormai vicino e lo staff CESTHA non aspetta altro che restituirla al suo mare per vederla nuotare libera e come era scritto giocosamente su uno degli scudi… FORZA CENERE!