Un podio annunciato. Gianni Morandi, Elisa e Mahmood e Blanco fissi nelle tre prime posizioni dall’inizio del Festival. Tre giurie, un televoto finale, ma nulla è cambiato. Vincono il Festival di Sanremo Blanco e Mahmood con “Brividi”, vincitori anche in termini di numeri su tutte le piattaforme streaming ma soprattutto vincitori in termini di rivelazione di questo Festival. Mahmood che lo aveva già vinto da solo con “Soldi” nel 2019, Blanco, il diciottenne di Brescia che in un anno ha conquistato tutti e in cinque giorni ha fatto innamorare anche chi non lo conosceva. Una vittoria bellissima, i volti perfetti per l’Eurovision Song Contest che si svolgerà nel nostro paese, a Torino, dal 10 al 14 maggio. Applauso al podio. Ecco i premi della serata e le dichiarazioni dei vincitori.

I vincitori

Nella serata finale del Festival di Sanremo assegnati anche il Premio della critica Mia Martini della Sala Stampa a Massimo Ranieri. Il premio Lucio Dalla assegnato dalla sala stampa radio e tv Palafiori a Gianni Morandi. Premio Sergio Bardotti per il miglior testo assegnato dalla commissione musicale a Fabrizio Moro. Premio Giancarlo Bigazzi per la miglior composizione musicale assegnato dai musicisti dell’orchestra a Elisa.

Le dichiarazioni dei vincitori nella notte della vittoria, dalla sala stampa del Casinò di Sanremo


Blanco

«Quando ero piccolo facevo dannare i miei genitori. Sono andato subito ad abbracciarli e vederli piangere è una soddisfazione incredibile. È stato mio padre a dirmi “prova ad andare a Sanremo”» Come è nata "Brividi": «Ci siamo incontrati in studio, grazie a Michelangelo. Abbiamo iniziato a luglio». L’affetto dei fan? «Sono momenti incredibili. La musica è una cosa troppo potente, la musica è universale». A chi lo dedichi? «A Giulia, ma un po’ a tutti. Sto sfruttando il momento». "Brividi" uscirà in uno dei vostri dischi? «Lo abbiamo pensato come singolo a parte, lo abbiamo lavorato di notte, non è pensato per entrare nei nostri singoli progetti».

Mahmood

«Abbiamo preso tutto come un gioco. Non abbiamo ancora realizzato. Domani mattina realizzeremo molto meglio». Andrete all’Eurovision? «Quest’anno l’Eurovision è in Italia. Siamo ancora più felici di rappresentare il nostro paese». Farete "Brividi" in inglese? «Il nostro desiderio è portare la musica italiana nel mondo. Non so se la faremo in inglese». Davanti al vostro albergo di Sanremo si sono fermate centinaia di persone. «È stato bellissimo, la gente che voleva stare insieme, cantare e dimostrarci affetto. Stavano lì dalle dieci del mattino e sono ancora lì». Tua mamma? «Mi ha detto subito che la canzone poteva arrivare sul podio al primo ascolto. Mi ha detto solo "vai a Sanremo"». Di nuovo a Sanremo? «Di base non penso se tornare come concorrente dopo un anno da super ospite sia sminuente. Questo è il palco più importante e il cast era fatto da artisti a cui io mi sono ispirato. È stato un onore essere un concorrente». La canzone: «La paura di sentirsi sbagliati l'abbiamo quasi tutti. Abbiamo parlato di quel feeling che ci accomuna». Lo avevi già vinto: «Sono venuto con Richi, è stata una cosa nuova, ho imparato tanto da lui. Non riesco a fare il paragone. Sono uno che fa una cosa e poi non ci penso più. Quando raggiungo un obiettivo quella gioia mi dura poco e poi guardo subito avanti. Può essere un difetto. Non c'è un meglio. Nel 2019 lo abbiamo vissuto in maniera diversa».

Il podio

Elisa

«Sono super felice. Non potevo fare un Sanremo più bello di così». Il momento più esaltante? «Quando ho visto tutto l’affetto e apprezzamento verso la canzone. È stato il regalo più bello, ricevere quell’accoglienza già dalla prima sera. Il più difficile prima di iniziare, per la grande emozione da controllare. Avrò un ricordo incredibile. Mi sono divertita. È stata una settimana speciale. È incredibile tornare dopo 21 anni e vivere una settimana così». I tuoi figli sono contenti? «Non si sono accorti tanto. Mia figlia oggi mi ha mandato un “buona fortuna” con cuoricino dal suo cellulare» Che canzoni ti sono piaciute in questo Festival? «Mi sono piaciuti i vincitori, è una vittoria meritata. E anche Irama»

Gianni Morandi

«Sono felicissimo di questo risultato. Questo è un bellissimo podio: Gli anziani, i medi, i giovani. Sono felice di essere stato in loro compagnia, non me lo sarei mai immaginato. La canzone di Lorenzo mi fa esprimere, mi rappresenta». Il momento più bello? «Il duetto con Jovanotti nella serata di venerdì, una carica straordinaria e bellissima. Il momento più duro il primo giorno, non sapendo come avrebbero preso la mia canzone. L’inizio fa sempre paura. Ricorderò questa settimana quella di una una canzone che parte piano e prende il volo. Sentirla cantare per strada è stata una grande soddisfazione». Sul premio della critica Lucio Dalla: «Un bellissimo premio della critica della stampa e tv. Lucio Dalla è mancato dieci anni fa poco dopo il Festival di Sanremo condotto da me. Si inventò il fatto di cantare dirigendo l’orchestra. È l’ultima cosa che ha fatto. Ora ci sta guardando facendo risate. Da domani torno ai miei concerti, è una cosa bellissima ritornare a cantare con il pubblico davanti. Qui è stato bellissimo». Jovanotti? «Mi ha dato una mano già scrivendo la canzone. Giovedì era andata bene, la performance delle cover mi ha aiutato, ma ero già nelle prime posizioni. L’ha scritta lui, mi ha aiutato e protetto. Ci avviciniamo nel carattere». 60 anni di carriera, li stai celebrando? «Tra eterno ragazzo e eterno riposo come dice Fiorello è un attimo. La voglia di musica rimane, anche se gli anni passano. Io non so come festeggiare questi 60 anni di carriera, preferisco pensare a qualcosa che devo ancora fare». Tua moglie Anna? «Quasi piangeva, non ci credeva. Mi diceva cosa vai a fare a Sanremo. E io che le rispondevo che poteva essere una bella scossa» Condurresti di nuovo il Festival? «No, l’ho già fatto due volte».

Il premio della critica della sala stampa Mia Martini


Massimo Ranieri

«È stata una sorpresa meravigliosa, sono riconoscente, perché è stato capito il problema che viviamo ancora oggi. Sono stato un migrante anche io. per un solo mese, ma lo sono stato e quando ho ascoltato questa canzone ho ricordato di quando a 13 sono partito in nave e ho rivisto quella scena dei miei genitori che piangevano, i miei fratelli e amici che mi guardavano partire. E la cosa che mi ha terrorizzato è stato l’oceano Atlantico. Oggi i ragazzini fanno i viaggio, prendono gli aerei, per me sono stati cinque giorni di nave terrificanti. Oggi vi ringrazio. E speriamo che presto si riprenda a lavorare, a suonare».