Ti è mai capitato di avere paura di perdere una persona che ami e di provare l’angoscia e ansia che tutto finisca per sempre, anche se non ce n’è motivo? Succede a tutte di avere dei dubbi e delle insicurezze in amore, ma quando si vivono spesso le relazioni in questo modo, si parla di sindrome dell’abbandono. Tranquilla, non è malattia né una patologia, ma solo una fobia che ti porta ad avere una paura eccessiva di perdere affetti e relazioni e di rimanere sola. È più diffusa di quando tu possa immaginare e di solito ha a che fare con traumi infantili e separazioni dolorose che abbiamo vissuto nel passato. Oltre a farti vivere male una storia d’amore o di amicizia, perché la paura di essere abbandonata prevale su tutto, può anche portarti a vivere relazioni tossiche o di dipendenza, in cui preferisci restare invece di affrontare l’ansia da separazione. Ecco perché è importante conoscere i sintomi della sindrome abbandonica e capire come superarla.

Che cos’è la sindrome dell’abbandono

Chi la vive ha la costante paura di essere rifiutata e lasciata, anche se non ci sono reali motivi che fanno presagire questo. Si prova un’angoscia e una preoccupazione perenne, mossa dalla convinzione che tutti questi timori prima o poi si trasformeranno in realtà. Il risultato è che così non si riesce a instaurare un reale rapporto di fiducia con l’altr* e si innescano dinamiche malsane, come comportamenti ossessivi, manie di controllo verso il partner e attacchi di gelosia che vanno a logorare la storia.

Ci si sente sempre sull’orlo di un baratro, perennemente in allerta che prima o poi la profezia di essere scaricati o traditi dal partner si avvererà. E in qualche modo questo succede, ma solo perché il rapporto mancando di fiducia e di rispetto diventa faticoso e insopportabile, facendo allontanare il partner. La fine della relazione non fa altro che rafforzare la paura di essere lasciati soli, aumentando i pensieri negativi e il malessere, fino ad arrivare anche alla depressione post abbandono. Il risultato? Si rafforza e si nutre l’idea che si è destinati a soffrire per amore. L’ansia da separazione non riguarda solo la sfera sentimentale, ma si può estendere a tutte le altre relazioni che abbiamo: dalla famiglia alle amicizie. E può spaziare dal timore che non quella persona sparisca e non faccia più parte della nostra vita, ma nel pensiero costante e negativo che possa succedergli qualcosa di brutto o addirittura morire.

Sindrome dell’abbandono: ecco le cause che ci sono dietro

Per capire le motivazioni che portano a soffrire per questo costante senso di abbandono vanno ricercate nella propria infanzia e sono strettamente legate ai modelli di attaccamento, cioè dal tipo di relazione che abbiamo instaurato con i nostri genitori. Se ci siamo sentiti insicure è perché il nostro bisogno di essere accudite, coccolate, comprese e protette non è stato sufficientemente soddisfatto e questo ci ha portato a sviluppare anche questa sensazione costante di sentirsi lasciati da sole e non amate.

È anche possibile che questa paura di essere rifiutati si sia manifestata per eventi drammatici, come la morte o l’abbandono da parte dei genitori. Diciamo che fino ad un certo punto la paura di essere abbandonati è comune, il problema sorge quando questa sofferenza va ad intaccare tutte le relazioni future, perché si tende a ripete lo stesso modello relazionale: non valgo nulla, non merito di essere amata, quindi sicuramente tutti prima o poi mi abbandoneranno.

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I sintomi della sindrome dell’abbandono

I segnali che ti possono far capire che sei in balia di questa paura sono abbastanza evidenti da riconoscere, soprattutto perché si manifestano nella relazione. Eppure non sempre è facile prenderne atto e individuarli, perché spesso si è travolte dall’emotività che tutto confonde.

Ecco quali sono i sintomi fisici e psicologici più comuni della paura eccessiva di perdere la persona amata:

  • Si vive sotto uno stress continuo: può manifestarsi anche con gastriti, cefalee e disturbi psicosomatici.
  • Bassa autostima: non ci si sente degni di essere amati perché si è convinti di non valere abbastanza.
  • Scarsa fiducia negli altri: è mossa dall’idea che prima o poi ci feriranno e va ad alimentare la paura di legarsi.
  • Si vive in funzione del partner: per paura di essere lasciati si cerca in ogni modo di compiacere il partner, cercando di essere “perfetti” e sempre pronti a soddisfare le sue esigenze. Quindi non si è mai se stessi e non si creare un vero rapporto paritario e un’intimità emotiva.
  • Non si riesce a chiudere rapporti tossici: pur di non stare soli e di evitare di separarsi da un partner che non fa per noi, si preferisce restare dentro storie che fanno soffrire.
  • Si ha difficoltà ad avere relazioni sane: per paura di essere rifiutati, non ci si apre emotivamente e non si dà fiducia. Inoltre ci si incolpa sempre se le cose vanno male e si convive con una forte instabilità emotiva, che dà angoscia e ansia.

Come superare un abbandono

  • Ti meriti tutto l’amore del mondo. Parti da qui e riconosci a te stessa che tu sei degna di essere apprezzata proprio così come sei. Affinché lo facciano anche gli altri, la prima che lo deve riconoscere sei proprio tu. Chi vive la paura di essere abbandonato, ha sviluppato da piccolo la convinzione che se fosse stato più bravo e più buono, allora non sarebbe stato lasciato solo e questo senso di colpa ha abbassato nel corso del tempo sempre di più l’autostima. Bisogna uscire da questo circolo vizioso e guardarsi dentro con attenzione e onestà, rafforzando il proprio valore.
  • Fai amicizia con le tue paure. Invece di subirle, guardale in faccia, accettale e prova a capire come fare ad usarle. Elaborandole, puoi capire molto su di te e trasformare così queste debolezze in occasioni per migliorarti.
  • Stare bene da soli è fondamentale. Per superare la paura dell’abbandono, serve imparare a viversi la solitudine con serenità. Non è facile, ma tutti possono farlo, anche perché è la strada per guardarsi dentro e conoscersi meglio. Se fai amicizia con te stessa e ti ami per come sei, riuscirai sicuramente ad avere una relazione sana ed equilibrata.
  • Stai con persone che ti accettano. Per non soffrire per amore è bene stare con un partner che ti rispetti e che ti accolga in tutto, difetti inclusi. E questo ti permette di sentirti libera di essere te stessa, senza attivare la compiacenza per percepirti amata e meritevole di attenzioni.
  • C’è anche la terapia, se ne hai bisogno. Per superare la sindrome dell’abbandono c’è l’EMDR, la terapia per la desensibilizzazione e il ritrattamento dei movimenti oculari, che ti aiuta a individuare e superare i traumi infantili. Attraverso le parole e l’uso di simboli, puoi imparare ad comunicare bene le tue sensazioni e bisogni emotivi, dandoti la forza, la sicurezza e l’autostima di lasciare alle spalle i vecchi dolori e con loro la paura di essere rifiutati.

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