Proteggili dal sole. È vero che il sole secca i capelli e li rende aridi e stopposi, ma è altrettanto vero che lo iodio, contenuto nell’aria di mare, dà una sferzata al metabolismo della chiom,a fortificandola e donando al fusto nuova vitalità. Adeguarsi alla potenza del sole è il modo più intelligente per proteggere i capelli dall’intensità delle radiazioni. Nel beautycase, insieme ai solari per la pelle, non devono mancare quelli per i capelli. Vanno applicati almeno ogni tre ore e sempre dopo il bagno in mare, dopo aver risciacquato i capelli con acqua dolce. Quali scegliere? Ce ne sono per tutti i gusti: in versione oleosa da distribuire minuziosamente dalle radici alle punte, in spray (consigliabili per i capelli lunghi, perché facili da applicare e “leggeri”) e anche in crema, che racchiudono formule particolarmente ricche di principi attivi ristrutturanti e ideali per i capelli trattati chimicamente e colorati.

Preservali dal sale. Disciolto nell’acqua di mare graffia il fusto dei capelli, rendendoli aridi e opachi. L’azione disidratante, poi, è amplificata dal sole che priva il capello delle sue difese naturali e secca ulteriormente il fusto, che alla fine si spezza. Il rischio è più elevato quando si parla di capelli trattati chimicamente. Raddoppiare le attenzioni è d’obbligo, soprattutto in spiaggia, con un prodotto mirato: un fluido idratante e protettivo studiato proprio per capelli trattati e colorati.

Lavali nel modo giusto. In vacanza l’appuntamento con lo shampoo è quotidiano. Per questo la scelta del prodotto deve essere ancora più mirata. Cosa cercare? Prima di tutto una base detergente delicata, ma efficace. Poi ci vogliono sostanze in grado di trattare la fibra capillare dopo le lunghe esposizioni ai raggi Uv e capaci di lenire il cuoio capelluto irritato dai microsfregamenti con sabbia e sale. Infine, dedica al lavaggio qualche minuto in più del solito, imparando la tecnica che utilizzano i parrucchieri. Si fa così: poco shampoo, mai diluito, sul palmo della mano piatto da passare con larghi movimenti a mulinello sul capo bagnato. Appoggia i polpastrelli sulla cute e imprimi un movimento circolare dolce e deciso, in modo da “muoverla”, dalla nuca al centro della testa e viceversa. Il tocco finale? Dopo il risciacquo, dai tanti colpetti su tutto il capo per migliorare la microcircolazione. Questa tecnica può essere usata a secco o dopo aver applicato la lozione rinforzante.

Difendili dal cloro. Un tuffo tonificante in piscina per rinfrescarti e poi subito sul lettino ad asciugare? Sbagliato! Lasciare sui capelli l’acqua clorata è il modo migliore per ritrovarli secchi e sfibrati: il cloro tende a legarsi alle proteine dei capelli, danneggiandoli. Le soluzioni: la più efficace è quella di indossare la cuffia in lattice per proteggere la chioma e sciacquarsi abbondantemente con la doccia dopo ogni bagno. In alternativa, applica sulle lunghezze, dalla radice alle punte, un prodotto in grado di “isolare” completamente il fusto dalle aggressioni.

Idratali dopo la doccia. Il doposhampoo è d’obbligo. Attenzione però a come lo utilizzi: va applicato sempre in dose generosa sui capelli lavati e tamponati, districando le lunghezze con un pettine di legno a denti larghi e massaggiando con i polpastrelli una dose extra quando le punte sono sfibrate o aride. Attenzione: mai lasciarlo in posa tutta la notte o, peggio, sotto i raggi solari in spiaggia: i principi districanti e lucidanti del dopo shampoo potrebbero provocare sensibilizzazioni.