Mani curate e perfette sono il sogno di tutte perché i sono le protagoniste assolute della quotidianità: continuamente esposte e quasi mai protette adeguatamente, subiscono più di ogni altra parte del corpo le aggressioni esterne che contribuiscono ad accelerarne il processo di invecchiamento. 

Con il tempo, se trascurate perdono elasticità, diventano rugose, e la pelle tende ad assottigliarsi mettendo in evidenza tendini, ossa e vene superficiali. Le mani vengono lavate spesso e sono costantemente a contatto con gli agenti atmosferici,.

I raggi del sole, il freddo, il vento, alterano l'integrità del derma, impoveriscono il film idrolipidico e possono provocare la formazione di macchie. Importante evitare lavaggi eccessivi e asciugare sempre con cura. No all'uso di sapone aggressivo. L'ideale sarebbe utilizzare sempre i guanti per fare i lavori di casa, e prima di coricarsi è bene nutrire la pelle con una crema emolliente ricca di burri vegetali (come quello di avocado, karitè o cocco), miscelati ad oli vegetali (come l'olio di germe di grano o di girasole), e indossare dei guanti di cotone per tutta la notte. 

TRUCCHI FAI DA TE

1. Scrub al mandarino 

Questo frutto è ricco di vitamina C, che è un antiossidante naturale con azione anti invecchiamento, e rende luminose e vitali le mani. Mescola un cucchiaio di succo di mandarino fresco, un cucchiaio di miele, uno di zucchero di canna e uno di olio d'oliva. Passa il composto sulle mani inumidite. Massaggia bene e poi risciacqua con acqua tiepida.

2. Crema rivitalizzante 

Per dare luce e vita a mani opache e stressate, mescola un cucchiaio di miele, un cucchiaio di latte fresco e un cucchiaio di farina bianca, poi lascia in posa per 15 minuti e risciacqua con acqua tiepida. 

DAL MEDICO ESTETICO

PEELING SPECIFICO 

Per il dorso delle mani c'è un peeling specifico con azione levigante di nuovissima generazione. Riduce la rugosità e dona luminosità. Offre la massima efficacia, al pari di un peeling intermedio, ma senza i rischi e gli inevitabili effetti collaterali che un trattamento di questa "potenza" può provocare. E' a base di acido piruvico ad alta concentrazione in grado di provocare il distacco e la rimozione delle strutture cheratinizzate dello strato più esterno dell'epidermide e promuoverne il fisiologico rinnovamento. Il particolare mix di sostanze idrofiliche e lipofiliche che lo veicolano nei tessuti permette non solo di diminuire visibilmente e sensibilmente l'irritazione post-trattamento senza interferire con l'efficacia del peeling, ma anche di penetrare, e quindi di agire, con la stessa efficacia su tutti i tipi di pelle (anche la più reattiva). 

- CARBOSSITERAPIA 

Si tratta di microiniezioni di anidride carbonica, ossia una somministrazione per via sottocutanea di un gas (CO2 anidride, carbonica medicale) incolore, inodore e privo di tossicità. L'anidride carbonica ha la peculiarità di riattivare la circolazione, ossia di richiamare ossigeno nelle cellule cutanee: questo significa stimolare la naturale rigenerazione della pelle, migliorare l'attività delle cellule responsabili della produzione di collagene ed elastina (fibroblasti) e di conseguenza migliorare la qualità della pelle per quel che riguarda tono e compattezza, idratazione, colore e luminosità. Ha un effetto tonificante, combatte la lassità cutanea, "ridensifica", migliora il colore e lo spessore cutaneo. 

L'anidride carbonica viene iniettata nel derma mediante un sottilissimo ago, il gas penetra sottopelle dando luogo a uno scollamento: la pelle si gonfia per qualche secondo, proprio in quel momento si ha una vasodilatazione nella zona e un forte richiamo di ossigeno con tutto quello che ne consegue per quel che riguarda la riattivazione cellulare. 

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Maria Gabriella Di Russo, idrologo e medico estetico