Il dubbio amletico che ci pervade prima di andare a correre, specie se siamo un po' pigre, è vado o non vado. Per chi corre la mattina presto l'alternativa alla sessione di running è il cuscino, per chi preferisce la sera, dopo l'università o dopo il lavoro, l'alternativa è il divano e la serie TV preferita...

Insomma, già fare il primo passo (con le scarpe da running ai piedi) a volte sembra impossibile. Ma perché anche dopo che ci siamo scrollate la pigrizia di dosso e abbiamo iniziato a correre, i primi chilometri ci sembrano così difficili (e rimpiangiamo i suddetti cuscino/divano/serie di Netflix)?

Ci sono almeno 4 ragioni:

1. Quanto è difficile "staccare"!

Durante i primi 2/3 km è probabile che la mente sia ancora focalizzata su ciò che stavamo facendo prima di iniziare la nostra sessione di running e se non ci concentriamo ci sembrerà che il tempo non passi più. L'importante è provare a focalizzare i nostri pensieri sull'allenamento, in questo modo anche la nostra mente ci ringrazierà.

2. Per la felicità ci vuole tempo...

Mai sentito parlare di Runner's High? È letteralmente lo sballo del corridore, quella sensazione di euforia che si prova dopo aver fatto un'attività fisica intensa. Una recente ricerca condotta dalle Università di Heidelberg e Amburgo, rivela che questa sensazione potrebbe non essere legata semplicemente al rilascio di endorfine, ma all'attivazione di quei recettori cerebrali che reagiscono ai cannabinoidi. In ogni caso, quella sensazione di benessere subentra dopo una prolungata attività e la soglia in cui iniziamo a "sentirci bene" è soggettiva. Probabilmente arriverà dopo i primi chilometri percorsi.

3. Il corpo deve abituarsi

I muscoli del corpo devono scaldarsi. Chiaro e semplice. Per questo i primi chilometri sono più faticosi anche a livello fisico, soprattutto quando il clima è più rigido. Meglio iniziare sempre le nostre sessioni di running con un riscaldamento, per esempio una camminata a ritmo sostenuto per raggiungere il parco o l'inizio del percorso che intendiamo seguire. Importantissima anche la fase post-allenamento per allungare i muscoli e defaticare il corpo.

4. È tutta questione di ritmo

I primi 10/15 minuti di corsa servono al corpo per trovare il proprio ritmo. Se partiamo troppo veloci ci sembrerà di correre da un'eternità, se partiamo troppo lente la fine ci sembrerà irraggiungibile. La cosa migliore? Lavorare per obiettivi, in questo modo sapremo regolarci ogni volta in base alla strada che dovremo percorrere.

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Michela Fiorentino Capoferri
WEB CONTENT EDITOR

Filosofa di formazione e web editor di professione, ho una mente digitale e uno spirito analogico. Colombiana per metà, amo ballare e ascoltare qualsiasi genere musicale dalla cumbia alla trap, ma il palato è italiano al 100% e gli spaghetti al pomodoro sono la mia formula per la felicità.