La sindrome dell'intestino irritabile, ovvero l'Ibs, è un disturbo intestinale molto comune che pur non avendo una vera e propria causa organica può essere molto fastidioso: la pancia si gonfia, hai dolori e devi magari subito correre in bagno oppure, al contrario, alterni periodi di stitichezza.

Vediamo quali sono le cause, i sintomi e i rimedi naturali che possono aiutarti

L'intestino irritabile è caratterizzato da un andamento ciclico: compare e siriacutizza in coincidenza con eventi stressanti, che possono essere di natura psichica (lutti, stress al lavoro, separazioni) o di natura fisica (interventi, infezioni, ecc).

Cause dell'intestino irritabile

Una delle principali cause dell'intestino o colon irritabile è lo stress. La causa ha origine psicosomatica e l'inizio dei sintomi spesso coincide con un forte periodo di stress che può essere legato al lavoro, vita privata, familiare.

Lo stress in particolar modo si ripercuote sui soggetti che hanno sensibilità intestinale provocando alterazioni della motilità intestinale, tensione addominale, diarrea o stitichezza. Possono aggravare i sintomi anche alcuni farmaci irritanti come i FANS, ma anche sbalzi ormonali, allergie o intolleranze alimentari e cattive abitudini, come l'abuso di alcool, caffè o il fumo di sigarette.

Sintomi e diagnosi del colon o intestino irritabile

I sintomi dell'intestino o colon irritabile si manifestano con fastidi e dolori addominali accompagnati da disordini dell'evacuazione (diarrea o stitichezza).

Ma come viene diagnosticato il colon o l'intestino irritabile?

Innanzitutto, la diagnosi del colon irritabile deve essere fatta da un gastroenterologo perché esistono altre patologie che presentano un po' gli stessi sintomi come la celiachia, la colite ulcerosa, il morbo di Crohn. Non è così facile e matematico diagnosticare il colon irritabile. Per intenderci, non c'è un esame specifico da fare per avere conferma. Ci sono però degli strumenti e criteri di analisi secondo i quali, per soffrire di colon irritabile il dolore o fastidio addominale deve: essere presente per almeno 3 giorni al mese negli ultimi 3 mesi, con sintomi da oltre 6 mesi. Si devono poi presentare almeno 2 delle seguenti situazioni: i sintomi migliorano con la defecazione, sono associati a variazioni della frequenza delle evacuazioni, presenza di muco durante l'evacuazione, gonfiore o distensione addominale, alterata consistenza delle feci, tensione e sforzo durante l'evacuazione, sensazione di evacuazione incompleta, alterata frequenza delle evacuazioni (meno di 3 a settimana o più di 3 al giorno).

Il colon irritabile può essere associato anche a stanchezza e mal di testa. Se invece vedi sangue nelle feci, peridta di peso e febbre, vai dal medico per un consulto più preciso.

Intestino o colon irritabile: dieta e consigli

Se soffri di intestino o colon irritabile, inizia a mangiare meglio e riduci la fonte di stress.

Mangia e mastica con calma.

Consuma alimenti semplici, senza grassi ed elaborati.

Evita il caffè, gli alcolici, spezie come il peperoncino, salse piccanti, bevande zuccherate e gassate, insaccati, salumi e formaggi, piatti pronti e cibi da fast food. Limita latte e derivati.

Fai attività fisica che ti aiuta a mantenere il peso forma ma anche a ridurre lo stress e ad aumentare il tono dell'umore.

In caso di intestino irritabile è molto utile anche fare pratiche rilassanti come lo yoga

Bevi tisane calmanti, come camomilla, malva, melissa, valeriana o semi di finocchio antigonfiore.

Utile assumere fermenti lattici per ristabilire l'equilibrio della flora batterica intestinale che è fortemente compromesso in questa patologia.