La diagnosi precoce è fondamentale nei casi di contagio da Hiv. L'Istituto superiore di sanità ha stimato nel 2014 6.250 persone con l'infezione non diagnosticata e in generale si calcolano da 6.500 a 18.000 diagnosi tardive.

Fare il test non solo serve a prevenire il rischio di altre trasmissioni, ma anche a iniziare in tempo il trattamento delle terapie antiretrovirali.

Arriva l'autotest per l'Hiv che puoi fare a casa

Dal 1 dicembre è disponibile in farmacia il test di autodiagnosi dell'Hiv. Si può chiedere senza ricetta medica, ma solo se si è maggiorenni. Come si usa: per fare l'autotest è sufficiente prelevare il sangue dal polpastrello e occorro 15 minuti per il risultato. Quando farlo: prima di fare il test è necessario aver superato l'intervallo finestra, cioè quel tempo che va dal presunto contagio alla produzione di anticorpi che indicano la presenza del virus. Distribuito da Mylan, il test costa 20 euro.

I test da fare in ambulatorio, in ospedale nei centri di prelievo accreditati

Il test di autodiagnosi può essere un primo passo da fare quando ritieni di aver avuto un rapporto a rischio, ricorda però che hai la possibilità di effettuare il test nella maggior parte delle strutture pubbliche dove è gratuito, spesso anche anonimo e volontario (nessuno può obbligarti a farlo).

Quale fare: Al momento ce ne sono 3. Spesso vengono eseguiti tutti per avere maggiore certezza del risultato. Il test Elisa: Rileva gli anticorpi anti-Hiv che si sviluppano solo a seguito dell'infezione. L'indicazione è di effettuare il test a un mese dal rapporto a rischio, periodo sufficiente a riscontrare il contagio nella quasi totalità dei casi. Se l'esito è negativo, l'indicazione è quella di ripetere il test a 3 mesi dal comportamento a rischio per un risultato definitivo. Il ComboTest: Oltre a individuare gli anticorpi anti-Hiv, è in grado di rilevare la presenza di una particolare proteina (l'antigene P24) che compare e aumenta dopo pochi giorni dal contagio. Il "periodo finestra" è in questo caso ridotto a un mese.
Il test salivare È il più veloce e in 20 minuti hai il risultato. Non richiede prelievi di sangue.

A CHI DEVI COMUNICARE L'EVENTUALE ESITO POSITIVO

Alle persone con le quali hai avuto rapporti di recente e a quelle con le quali inizi una nuova storia. Non ti devi sentire in obbligo di comunicare la tua condizione sul lavoro, ai medici o ai dentisti. È una tua libera scelta. Inoltre, la Legge 135/90 vieta al datore di lavoro lo svolgimento di indagini volte ad accertare lo stato di sieropositività all'Hiv. Se un'azienda ti chiede di eseguire il test puoi denunciare l'abuso.

Con la consulenza degli esperti della Lila (Lega italiana per la lotta contro l'Aids)

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Valentina Ciannamea
Visual Desk Managing Editor

Giornalista, mi occupo di video, se scrivo lo faccio di attualità, spettacolo, coaching. Appassionata di crescita personale, adoro le storie di chi realizza i propri sogni, amo il coraggio di chi rischia, il mare 🌊 e i cavalli🐎.