«Togliti i pantaloni», ordino. Quando me ne esco con questa frase, il mio accompagnatore inevitabilmente mi lancia uno sguardo a metà tra l'allibito e l'eccitato.

Per placare subito la seconda emozione ho imparato a chiarire la mia richiesta con una tempestiva aggiunta: «Non ho intenzione di venire a letto con te, ma non puoi sederti sul mio letto con indosso i vestiti che usi per uscire».  

Segue, inevitabilmente, una conversazione su questa mia fissazione. Che consiste nel fatto che solo cose pulite - dalle borse agli esseri umani - hanno il permesso di entrare in contatto con il mio letto. Niente valigie, né borse: hanno toccato numerosi pavimenti e altre superfici sospette. Nemmeno io, se non sono pulita: sono il tipo di strana coinquilina che si fa la doccia quando torna a casa dopo aver passato la serata in un locale. E decisamente nessuna persona "contaminata" né i suoi vestiti contaminati.

Mi stupisco sempre quando mi accorgo che la mia richiesta confonde i miei ospiti. Perché io proprio non capisco: perché mai dovremmo consapevolmente accettare un contatto tra gli abiti "da strada" e il nostro letto?

Io provo a spiegarlo così: «Pensa solo alle superfici con cui sono entrati in contatto i tuoi abiti: il sedile della metropolitana, la panchina di un parco, lo sgabello di un bar. Ora pensa a chi altro si è seduto su quegli stessi sedili, panche, sgabelli. Inviteresti queste persone nel tuo letto? Non credo proprio. Quindi cos'è che rende il loro sudore, le loro particelle corporee, i loro parassiti accetabili?».

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, non ho la fobia di contrarre uno specifico virus o prendermi le pulci, ma nemmeno ignoro questa possibilità. Non riesco proprio a tollerare l'idea di correre il rischio che il mio letto si contamini con qualcosa di sporco o potenzialmente pericoloso.  

Una volta le mie amiche hanno verificato quanto per me questa regola sia rigida.

Eravamo a Nashville. Io e altre due c'eravamo attardate in un locale e una volta rientrate, per non fare troppo rumore, una di noi è andata a recuperare i nostri pigiami.  

Con mio sommo orrore, è tornata indietro con i leggings che avevo indossato sull'aereo. Gli abiti indossati in aereo sono i più letali: non posso nemmeno immaginare quanti corpi e quanti abiti da viaggio sporchi siano stati seduti su quei sedili! 

Devo aver fatto una faccia piuttosto espressiva, perché la mia amica mi ha subito chiesto quale fosse il problema. 

«Quelli sono leggings "da strada"!», ho esclamato disgustata. 

La ridicolaggine della mia risposta - e la quantità di vodka che avevano in corpo - ha scatenato subito delle risate incontrollabili, che hanno svegliato le altre. Risultato: sono stata costretta a spiegare a tutte il mio punto di vista.

Le mie amiche non erano troppo felici di aver dovuto interrompere il loro sonno per colpa delle condizioni igieniche del mio pigiama. Ma sono contente di aver acquisito un motivo per prendermi in giro: da allora fino ad oggi! 

Il fatto che si fossero svegliate aveva avuto un beneficio collaterale:  potevo entrare in camera da letto, afferrare i miei legging incontaminati e addormentarmi senza l'incubo di tutti quelli che si erano seduti sull'aereo prima di me! 

Penso che la mia fobia del letto sporco derivi dal fatto che ho visto cose, per la strada, che non vorrei MAI toccassero il mio letto. O forse dal fatto che mia madre è giapponese e nella nostra cultura le persone si fanno il bagno prima di andare a dormire: non solo per rilassarsi, ma anche per mantenere il letto pulito. O forse dal fatto che ho abitato in parecchi monolocali, dove il letto era l'unico elemento di arredo.  

Alla base di tutta questa paura, però, c'è soprattutto il fatto che il mio letto è il mio santuario. Voglio potermi crogiolare tra le lenzuola sapendo che contengono solamente i miei germi, e quelli delle persone che io ho invitato. Di conseguenza, almeno nella mia testa, se consento a qualunque cosa sporca di entrare in contatto con le mie lenzuola o con il copriletto, corro il rischio che il mio letto si trasformi in un ricettacolo di sporcizia e schifezze varie.

Ora che avete letto questo post, probabilmente vi ho rovinato per sempre. #Mispiaceanzino.

Quando spiego il mio punto di vista ai miei amici, è come se si accendesse nella loro testa una lampadina. Molti iniziano a mettere il veto agli abiti "da strada" anche nelle loro stanze da letto. Probabilmente negli anni ho convertito più di una dozzina di persone. E per quanto riguarda i ragazzi che invito a casa mia? Be', di solito... non se ne lamentano!

Da Cosmopolitan

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