La storia di Carola, 23 anni, studia Medicina Veterinaria

«All'inizio, quando abbiamo saputo che c'era qualcosa che non andava, ci siamo fatte forza e abbiamo sperato che non fosse niente di grave. Fino al momento dell'intervento non si sapeva troppo, avevamo poche informazioni, eravamo spaventate. Poi, abbiamo accusato il colpo e, sempre unite, abbiamo affrontato la malattia e le cure.

Un'esperienza così ti fa crescere in fretta. Io studio Veterinaria e in quel periodo approfondivo proprio l'argomento tumori. Quindi ero informata e ho seguito le diverse fasi della malattia accanto a mia mamma. Oggi so che anch'io potrei avere una predisposizione genetica, ma sono ancora molto giovane per fare esami diagnostici e mammografie. Cosa faccio? Di sicuro il mio stile di vita è cambiato. Sono più attenta a quello che mangio (o almeno ci provo!). In casa abbiamo sempre avuto un'alimentazione sana, ma ora curiamo molto di più quello che mettiamo nel piatto: niente pasticci o piatti pronti surgelati, tante verdure, poca carne.

Tutto questo serve per fare prevenzione e voglio continuare così, anche in futuro. Credo molto anche nello sport. Adoro la pallavolo, corro una volta alla settimana e poi vado ad arrampicare con mio fratello. Ho sempre pensato che una vita attiva e sana sia fondamentale per prevenire tante malattie. È quello che ho imparato in casa. Ma adesso ne sono ancora più consapevole. Non sono più solo cose che sento o leggo in giro: ora metto tutto in pratica».

La storia di Viola, 23 anni, studia per diventare osteopata

«Quando ho saputo che la mamma si sarebbe operata ero molto preoccupata. Avevo paura che potesse diventare qualcosa di peggio. Ci siamo rassicurate a vicenda. Noi supportavamo lei e lei cercava di rassicurare noi. Ci siamo fatte forza: anche se ero spaventata, era lei che aveva più bisogno. In quel periodo sono cresciuta, sono diventata più matura, anche se avevo solo 22 anni.

Quando arriva una malattia così in casa bisogna rimboccarsi le maniche ed essere forti. Oggi mi sento più sensibile a queste tematiche, ma anche più consapevole. Quando ho saputo che la mamma di un'amica aveva un cancro al seno ho cercato di starle vicina. Questi problemi sono sempre più diffusi ed è necessario imparare ad affrontarli.

Da allora la mia vita è cambiata. Ho preso coscienza che questa malattia c'è e che la prevenzione è fondamentale. Cerco di darmi un'occhiata al seno tutte le volte che posso. Non tutti i mesi, ma ci provo. Anche lo stile di vita è cambiato. Prima dell'intervento di mia mamma fumavo. Adesso ho smesso del tutto. Poi, mangio diversamente: niente grassi saturi, solo cibi freschi e tante verdure. In casa abbiamo preso l'abitudine di assumere integratori: papaya, antiossidanti, omega 3. Io studio per diventare osteopata, quindi sono abbastanza ferrata sull'argomento. Di sicuro, faccio una vita come tutte le mie coetanee, quindi ogni tanto un po' di schifezze e di pasticci a tavola possono capitare. Ma ormai la consapevolezza di questa malattia è tale che dopo qualche sgarro mi rimetto subito in carreggiata. Purtroppo non faccio tanto sport, non quanto vorrei, lo studio mi assorbe moltissimo. Ma mi piace farlo quando posso, credo sia importante e non vedo l'ora di finire gli studi per ricominciare alla grande».

Cosa dice la mamma Claudia, 60 anni , di Milano: «Adesso è andata, sono guarita e mi sento felicissima. Sto cercando di lasciarmi tutto alle spalle. È un'esperienza che mi ha segnata. Mi ha dato anche una grande spinta perché apprezzo di più la vita».

IL LORO FILM DEL CUORE Nemiche-Amiche, con Julia Roberts e Susan Sarandon: perché tua mamma non è una "nemica". Anche lei ha bisogno di te e può diventare la tua migliore amica. O quasi.

IL LORO LIBRO DEL CUORE Ti ho lasciato un messaggio sul frigo, di Alice Kuipers. Perché in famiglia bisogna imparare a parlarsi di più e a dirsi più spesso "Ti voglio bene".

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