Le malattie veneree sessualmente trasmissibili sono note con l'acronimo MTS e si possono contrarre anche durante il sesso orale.

Si tratta di infezioni trasmesse prevalentemente attraverso il contatto diretto fra le mucose e quindi attraverso rapporti sessuali (vaginali, anali e oro-genitali) oppure attraverso oggetti usati durante i rapporti.

Con le malattie veneree rischiano molto i soggetti di età inferiore ai 25 anni, specie quando il loro primo rapporto sessuale si è consumato prima dei 17 anni. In presenza di alcuni sintomi che rimandano a questa patologia, bisogna subito rivolgersi a un specialista.

In alcuni casi, come per esempio nelle infezioni da Candida, le malattie veneree possono essere provocate da un'alterazione dell'ecosistema vaginale, dovuta a svariati fattori. Scopriamole meglio

Da cosa sono provocate?

Le Mst sono causate da diversi microrganismi che possono essere:

•virus (come nel caso di Hiv, epatiti, condilomi, herpes genitale);

•batteri (clamidia, gonorrea, sifilide);

•protozoi (trichomonas).

Come avviene la trasmissione?

Il contagio può avvenire attraverso il contatto diretto tra le mucose che rivestono le parti intime, la bocca o l'ano.

Generalmente i microrganismi vengono portati all'interno del corpo attraverso lo sperma o le secrezioni vaginali o il sangue. Alcune possono essere trasmesse al feto o al neonato durante la gravidanza o attraverso il latte materno.

Numerose Mst possono avere conseguenze gravi nel tempo, come sterilità o tumori, tuttavia se diagnosticate in tempo i danni possono essere limitati.

Va ricordato che la presenza di una Mst rende l'organismo più vulnerabile alla penetrazione del virus Hiv (il virus che provoca l'Aids).

Le malattie sessualmente trasmesse possono colpire chiunque abbia attività sessuale senza l'utilizzo del profilattico, di qualsiasi sesso.

Malattie veneree: chi rischia di più

Rischiano molto i soggetti di età inferiore ai 25 anni, soprattutto se hanno avuto il primo rapporto sessuale prima dei 17 anni.

Rappresentano fattori di rischio il numero dei partner sessuali avuti nella vita, avere un partner che ha o ha avuto una Mst, l'uso di droghe e alcol, la violenza sessuale, avere rapporti non protetti in maniera occasionale.

L'uso del preservativo è importante sin dall'inizio di ogni nuova relazione, poiché magari non si conosce lo stato di salute del partner e le sue esperienze sessuali precedenti.

Dopo un periodo di 3-6 mesi di rapporti protetti con il preservativo, sarebbe consigliabile per entrambi i partner sottoporsi ad una visita medica specialistica ed effettuare uno screening infettivologico mediante test specifici (compreso il test Hiv).

Malattie veneree: i sintomi e dopo quanto tempo possono manifestarsi

In seguito ad un rapporto sessuale a rischio possono manifestarsi alcuni segni e sintomi nella zona genitale ma, a seconda del tipo di malattia e del tipo di sesso praticato, questi sintomi possono comparire anche a livello del cavo orale, dell'ano o sulla pelle.

Si può trattare di sintomi lievi e talvolta possono essere proprio assenti o possono comparire dopo molto tempo.

(ndr. Fra i possibili sintomi ci sono: bruciori durante la minzione, secrezioni insolite, prurito, eruzioni cutanee, rossori, verruche, foruncoli, perdite vaginali fuori dalle mestruazioni, irritazioni, ulcere, febbre ed altro ancora).

Se si ha il dubbio di aver contratto un'infezione genitale bisogna rivolgersi subito ad uno specialista.

Il tempo necessario prima della comparsa dei sintomi di un'infezione si chiama tempo d'incubazione e può essere molto variabile, da pochi giorni ad anni.

La variabilità dipende prima di tutto dalle caratteristiche del microrganismo, dalla sua "aggressività" e dalle difese immunitarie del nostro corpo.

Le Mst se trattate subito e in modo adeguato nella maggior parte dei casi sono guaribili. Se trascurate possono provocare gravi danni. Alcune di esse, come l'infezione da Hiv, non sono curabili definitivamente.

Se hai qualche sintomo quali sono i campanelli d'allarme che ti devono mettere sul chi va là?

1. Aver avuto rapporti sessuali non protetti con un partner nuovo o con più partner negli ultimi 3 mesi.

2. Aver avuto rapporti sessuali con un partner che usa poco o non usa il profilattico.

3. Aver fatto sesso orale non protetto con partner occasionali.

4. Aver avuto rapporti non protetti con persone che si prostituiscono.

5. Aver subito violenza sessuale.

6. Aver avuto rapporti non protetti con una persona sieropositiva o che ha una Mst.

7. Aver fatto viaggi all'estero e aver avuto rapporti senza utilizzare il preservativo con le persone del posto.

Se scopri di avere un'infezione è molto importante comunicarlo subito al partner, che così potrà sottoporsi a una visita medica e agli esami di laboratorio.

Se il tuo partner non si cura, può trasmetterti di nuovo l'infezione: potrebbe essere portatore di questa senza avere sintomi.

E' possibile la prevenzione?

Dalle Mst ci si può difendere. Occorre fare poche cose, ma fondamentali.

1. Avere sempre rapporti sessuali protetti: usare il preservativo non solo protegge dal rischio di gravidanze, ma da quasi tutte le Mst.

    2. Fare attenzione nella scelta della persona con cui avere rapporti sessuali: non è certo un obbligo avere subito rapporti al primo incontro, con una persona di cui si sa poco o nulla.

    3. Fare attenzione all'uso di droghe e alcol: diminuiscono la capacità di giudizio e di autocontrollo, facilitando così i rapporti sessuali non protetti. Lo scambio di siringhe o altro (cucchiaio, ovatta, acqua) è altamente pericoloso per molte infezioni, prima di tutte l'Hiv.

    4. Sottoporsi periodicamente a controlli medici (esami dl sangue specifici).

    La pillola protegge dalle Mst?

    No. Il preservativo è l'unico contraccettivo che, oltre ad evitare gravidanze, può proteggere dalle infezioni a trasmissione sessuale.

    Quali sono le principali malattie veneree: elenco

    Candidosi

    E' un'infezione molto frequente. Oltre a poter essere trasmessa sessualmente, può essere causata da un'alterazione dell'ecosistema vaginale. Nella donna si manifesta con prurito e perdite biancastre grumose.

    Clamidia (incubazione 7-20 giorni) 


    E' molto diffusa tra gli adolescenti e spesso è asintomatica. Se non curata, può provocare danni permanenti all'apparato riproduttivo (sterilità o infertilità).

    La diagnosi può essere fatta solo con un'analisi di laboratorio. Si cura facilmente con un ciclo di antibiotici: la cura va fatta in coppia. Il profilattico è efficace per la prevenzione.

    Per la sua diffusione e per la quasi totale assenza di sintomatologia, almeno nelle fasi iniziali, è consigliabile eseguire annualmente un test per Clamidia, soprattutto nelle donne al di sotto dei 25 anni.

    Condilomi (incubazione da 1 a 3 mesi, ma può arrivare ad un anno) 


    E' una delle Mst più diffuse. E' causata da un virus a trasmissione preferibilmente sessuale, che provoca escrescenze a superficie irregolare chiamate "creste di gallo".

    Il virus responsabile si chiama Papilloma Virus (Hpv) di cui esistono oltre un centinaio di tipi, e di questi solo alcune decine infettano i genitali.

    Tra essi, una minoranza ha però la capacità di determinare dei cambiamenti della cellula che possono predisporre al cancro soprattutto se associati ad altri fattori quali il fumo.

    Nella maggior parte dei casi l'infezione si esaurisce in breve tempo, ma talora il virus può persistere nelle cellule per tempi lunghi.

    L'infezione può essere trasmessa attraverso rapporti vaginali, anali o anche orali. A volte il virus può essere trasmesso attraverso il prolungato contatto mani-genitali.

    Uomo e donna: sui genitali e/o intorno all'ano compaiono escrescenze a superficie irregolare, isolate o raggruppate, di colore rosa o bruno, e di dimensioni variabili.

    Può comparire prurito nelle zone colpite. Le escrescenze possono svilupparsi anche attorno o dentro la bocca nelle persone che abbiano un deficit delle risposte immunitarie.

    Complicanze

    La presenza di ceppi di virus Hpv ad alto rischio può favorire la comparsa del cancro del collo dell'utero, dell'ano, della vulva e, nel maschio, del pene.

    Condilomi ed Hiv

    Le persone con condilomi hanno un maggior rischio di essere contagiate dal virus Hiv durante un rapporto non protetto con una persona sieropositiva.

    Diagnosi e cura

    La diagnosi può essere fatta clinicamente, poiché si tratta di lesioni visibili ad occhio nudo (talvolta si sviluppano delle lesioni definite microcondilomatosiche).

    In tal caso la diagnosi è possibile grazie ad un esame specialistico denominato "colposcopia" che consente l'osservazione delle mucose genitali mediante il "colposcopio" che ingrandisce le immagini.

    Esiste anche la possibilità di cercare il virus nelle lesioni o nella pelle con un esame di laboratorio. Generalmente si tratta di un'esame che viene definito "Pcr per Hpv".

    La terapia può messere farmacologica. In tal caso si utilizza frequentemente una crema contenente come principio attivo l'Imiquimod.

    Le lesioni condilomatosiche residue in genere si trattano con la laser terapia, la crioterapia o la diatermocoagulazione, tutti trattamenti effettuabili a livello ambulatoriale.

    Prevenzione

    Le regole di sesso sicuro diminuiscono di contrarre questa infezione ma l'efficacia del preservativo non è assoluta poiché le aree non coperte dal profilattico possono comunque essere fonte di infezione oppure possono subire il contagio.

    Granuloma inguinale o venereo o Donovanosi

    Rara malattia batterica cronica che provoca ulcere non dolorose ai genitali. La diagnosi non è facile e la cura è piuttosto lunga. Incubazione: tempo medio 50 giorni, talvolta anche 1 anno. 


    Epatite

    Si tratta di un'infiammazione acuta o cronica del fegato provocata da virus molto diffusi; ne esistono di vari tipi. I sintomi sono vari, il più evidente i colorito giallo della pelle.

    Per sapere se si è stati esposti al virus è possibile fare un semplice test del sangue. L'uso del profilattico è una discreta protezione e in più per l'epatite A e B esistono vaccini molto efficaci. L'incubazione è variabile a seconda del virus.

    Gonorrea o blenorragia

    E' un'infezione batterica che provoca perdite genitali, ma può anche non dare sintomi, in particolare nella donna. La diagnosi è relativamente semplice; la terapia è a base di antibiotici.

    Raramente causa complicazioni. L'uso del preservativo è molto efficace nel prevenire questa malattia. L'incubazione va dai 2 ai 5 giorni.

    
Herpes genitale

    Si tratta di un'infezione causata da un virus che, una volta contratto, rimane nell'organismo per tutta la vita. Il virus può risvegliarsi periodicamente causando la comparsa di vesciche e piccole ulcere dolorose.

    La trasmissione avviene sia tramite rapporto sessuale sia attraverso baci o carezze. La diagnosi non è sempre facile e la terapia è farmacologica.

    Non esistono terapie che possano eliminare definitivamente il virus dall'organismo per tale motivo l'uso del preservativo è fondamentale per diminuire il rischio di contagiarsi. L'incubazione varia tra i 2 e 13-14 giorni.

    Hiv/Aids

    L'Aids è la conseguenza di un'infezione permanente causata dal virus Hiv (Human Immunodeficiency Virus), che distrugge le cellule del sistema immunitario, deputate alla nostra difesa rendendo il nostro corpo vulnerabile ad altre infezioni e tumori.

    Per anni l'infezione non dà segni o sintomi per poi manifestarsi in moltissimi modi poiché tutti gli organi del corpo sono indeboliti. La diagnosi si conferma con un semplice esame del sangue.

    Oggi, per fortuna, sono disponibili molti farmaci che rallentano lo sviluppo dell'infezione, ma questa resta comunque una condizione grave. La prevenzione rappresenta la migliore arma per contrastare la diffusione della malattia.

    Fondamentale è l'uso del preservativo per tutti i rapporti sessuali, ma non vanno dimenticati la riduzione del numero dei partner e le altre pratiche di sesso sicuro.

    
Linfogranuloma venereo

    E' un'infezione causata da una Chlamidia responsabile di una malattia cronica in cui si possono avere ulcere genitali e ingrandimenti delle ghiandole inguinali.

    La diagnosi non è facile e la cura è lunga. Il preservativo offre una buona protezione. L'incubazione va dai 3 ai 15 giorni.

    Mollusco contagioso o Molluschi

    
Infezione virale della pelle molto comune che provoca escrescenze rossastre o brune. Per diagnosticarla basta una visita medica.

    Le lesioni vengono asportate. Il preservativo è poco efficace nella prevenzione. L'incubazione va dai 7 ai 180 giorni.

    Sifilide o Lue

    Malattia batterica facilmente trasmessa in tutti i tipi di rapporto sessuale. Colpisce i genitali provocando piccole ulcere ma con il tempo può diffondersi in tutto il corpo e nelle forme più gravi colpire il sistema nervoso con gravi danni.

    La diagnosi è relativamente facile e si può curare con antibiotici. Il preservativo è efficace nella prevenzione del contagio. Incubazione: da 1 a 12 settimane.

    Tricomoniasi

    E' un'infezione sessuale tra le più diffuse nel mondo. Si manifesta con perdite genitali giallo-verdastre, piuttosto schiumose associate a prurito vulvo-vaginale.

    Il medico può facilmente diagnosticarla e curarla con un ciclo di antibiotici. L'uso regolare e corretto del preservativo in ogni pratica sessuale è molto efficace nella prevenzione. Incubazione da 4 giorni a 3 settimane.

    Ulcera molle

    Malattia batterica molto rara che interessa soprattutto i viaggiatori diretti nei Paesi africani. Generalmente causa ulcere molto dolenti ai genitali.

    La diagnosi non è facile e, per ottenere la guarigione, la terapia è abbastanza lunga. Il preservativo offre una discreta protezione anche se non totale. Incubazione: 3-10 giorni.

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    Giulia Zinno, Consigliere Nazionale Associazione Ginecologi Consultoriali