A volte, la fame si fa sentire nei momenti meno opportuni. Magari subito dopo che ti sei lavata i denti, quando ti sei appena infilata sotto le coperte. Oppure capita che fai tardi al lavoro, e quando riesci finalmente a sederti a tavola si è fatto davvero tardi.

Ma quanto può fare male lo spuntino notturno, o la cena quando è ormai ora di spegnere la luce e andare a letto?

Se sei abituata a sgranocchiare nel cuore della notte, non abbiamo buone notizie per te: un gruppo di studiosi ha scoperto gli effetti negativi degli spuntini notturni e lo studio è stato pubblicato su Circulation, la rivista scientifica della American Heart Association.

Perché è importante rispettare gli orari dei pasti

Per lungo tempo gli esperti hanno creduto che quello che mangiamo fosse più importante di quando mangiamo. Stando agli ultimi studi, però, le cose non sono esattamente così.

L'orologio interno del nostro corpo (scientificamente si chiama ritmo circadiano) funziona secondo un meccanismo innato. Si autoregola sulla massima intensità quando deve darci energia per le nostre attività quotidiane, e rallenta quando il corpo ha bisogno di riposare, pur continuando comunque a far funzionare il nostro organismo. Quando il cervello è in modalità ricarica e le luci si abbassano, il nostro orologio interno ci dice che dovremmo dormire. E mangiare in questo momento rischia di mandare in tilt l'intero sistema.

Il nostro corpo è al meglio quando tutto funziona in modo coordinato. Per questo gli esperti pensano che mangiare di notte possa davvero scombussolare l'organismo, provocando conseguenze a breve e lungo termine che vanno dall'aumento ponderale alla sindrome metabolica, ictus, diabete, malattie cardiovascolari.

Quando è davvero tardi per mangiare?

Non c'è un orario preciso in cui la cucina chiude. Secondo alcuni studi, "cenare tardi" significa consumare l'ultimo pasto della giornata meno di due ore prima di quando andiamo a dormire, mentre altre ricerche suggeriscono di non cenare mai dopo le 18. Uno degli studi citati dalla ricerca pubblicata su Circulation ha preso in esame un gruppo di donne che avevano cenato alle 18 o alle 23. Il mattino dopo, le donne che avevano cenato più tardi avevano livelli meno regolari di zucchero nel sangue, mettendosi a rischio diabete di tipo 2.

Altri studi, però, consigliano semplicemente di restringere gli orari in cui mangiamo: di massimizzare cioè i benefici del digiuno notturno, consumando l'ultimo pasto il più presto possibile, e posticipando la colazione il mattino seguente. Un digiuno di dodici ore potrebbe essere infatti "una modalità utile per controllare il peso" (per la cronaca, io ci ho provato, ho consumato i miei pasti quotidiani in un arco di tempo ristretto di otto ore, e ho davvero perso peso).

Ciò detto, i segnali dicono tutti che il corpo sembra digerire meglio il cibo quando mangiamo presto: gli studi suggeriscono che chi fa una buona colazione ha meno rischi di sviluppare malattie cardiovascolari e ingrassare di chi invece la salta. Il nostro corpo funziona meglio se mangiamo presto. Ciò detto, non abbatterti se la tua vita non si adatta a questo tipo di orari. Puoi almeno massimizzare la durata del digiuno notturno, che pare avere comunque effetti benefici sulla salute.

DaCosmopolitan US
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Elizabeth Narins
Senior fitness and health editor

Elizabeth Narins is a Brooklyn, NY-based writer and a former senior editor at Cosmopolitan.com, where she wrote about fitness, health, and more. Follow her at @ejnarins.