Viaggiare significa mettersi alla prova: nel mio caso, non c’è stata prova più grande che quella “culinaria”. Amante del buon piatto di pasta, ho dovuto adattarmi alle situazioni più disparate (e disperate).

In questo articolo ti darò 5 suggerimenti su come sopravvivere al cambiamento di sapori e ingredienti in giro per il mondo!

I 3 Tipi di viaggiatrice: tu di che tipo sei?
Quando si tratta di testare il proprio “pelo sullo stomaco”, le viaggiatrici si dividono in 3 categorie:

  • le entusiaste: quelle che proverebbero Tutto. Anche un’insalata di insetti, condita con la salsa piccante del luogo senza battere ciglio. Ammirevoli.
  • le convertite: inizialmente storcono il naso di fronte ad odori e sapori esotici, ma che provando occasionalmente un piatto o due, se ne innamorano al punto da sentirne la mancanza al rientro a casa.
  • le principessine: non hanno la minima intenzione di adattarsi e provare alcun tipo di nuova cucina, lamentandosi costantemente di quanto superiore sia quella Italiana. Le riconosci per la faccia perennemente schifata di fronte al piatto locale di turno, e preferiscono fare la fame fino alla città più vicina, dove si dirigono disperate verso il primo ristorante Italiano che trovano.

Devo confessarlo: a inizio viaggio ero anche io una principessina della peggiore razza. Di aneddoti ce ne sarebbero a centinaia, come l’arrivo in Cambogia, dopo 3 mesi di totale astinenza da pane, e la visione di un carretto che vendeva solo baguette: meglio di un’oasi nel mezzo del deserto. Un miraggio. Con salivazione a livelli record, e nonostante l’autobus stesse per partire, mi sono lanciata verso il carretto, gridando al miracolo e comprando quasi tutto il contenuto del banco.O la mia faccia schifata di fronte alla zuppa di Noodles dove ho solennemente dichiarato:“Scordatevi che io mangi di questa roba!”. Sette mesi dopo, indovinate qual è il mio piatto Thailandese preferito?

Sei una principessina anche tu? seguendo questi consigli potrai mangiare anche ciò che reputi
immangiabile e ne uscirai, non solo viva, ma anche semi-convertita!

  • Fai scorta di cibi che abbiano “sembianze occidentali” prima di avventurarti fuori dalle località turistiche: biscotti, brioches, nutella e cracker sono facili da trovare e ti aiuteranno nei momenti di carestia!
  • Prova ad assaggiare: si lo so, sei una principessina anche tu, ma anche con la faccia schifata, prova ad assaggiare almeno un piatto diverso alla settimana. Troverai qualche sapore che ti stupirà e diventerà la tua ancora di salvezza per sopravvivere con gusto!
  • Usa il vocabolario illustrato: se hai delle intolleranze o delle esigenze particolari, ti consiglio il vocabolario illustrato. Ce ne sono anche in versione da cellulare, ed alcuni sono super forniti di immagini relative all’alimentazione universalmente riconoscibili.
  • Fai prima provare a un amico: se hai dei dubbi su un piatto locale, fai provare ad un amico, per farti spiegare a grandi linee il gusto e l’eventuale presenza di ingredienti Indesiderati.
  • Non sentirti troppo in colpa: qualche viaggiatrice ha delle vere intolleranze o allergie, altre sono semplicemente un po’ viziate. Siamo umane, e concederci un Mc Donalds ogni tanto o sentire l'ardente mancanza del cibo di casa non è un peccato mortale. Non devi necessariamente assaggiare scarafaggi vivi (o morti) per provare che sei una vera viaggiatrice. Ma avventurarti fuori dai soliti sapori può essere una piacevole scoperta ed una sfida con te stessa e i tuoi limiti!

E poi diciamolo: quando si ha davvero fame, lo stomaco si adatta a tutto! Mai dire mai!

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