Nel 2012 a Brescia nasce Talent Garden, un luogo di incontro e di lavoro per freelance, agenzie o startupper legati al mondo del digitale e dell’innovazione, ma soprattutto un giardino che si alimenta di idee e che alimenta le idee. Oggi è uno dei network di co-working più ambizioso nel nostro Paese, un modello da imitare all'estero.

L’idea? Semplice e innovativa: creare un luogo fisico dove incontrare professionalità differenti ma affini e complementari, trovare compagni di avventura o una piattaforma dove far crescere le proprie idee. Lavorare in connessione con il vicino di scrivania (condivisa) o con un professionista che lavora in una delle 7 sedi di Talent Garden in Italia: Brescia, Bergamo, Padova, Milano, Torino, Pisa e Genova. Attualmente sono queste le città coinvolte nel nostro Paese, ma arrivano da tutto il mondo centinaia di richieste per aprire un giardino dei talenti all'estero, dalla Cina al Paraguay. New York vuole diventare il primo tassello di una grande rete internazionale.

Il fondatore, Davide Dattoli, 23 anni, crede nella necessità di restare nel nostro Paese e lottare per migliorarlo, in un momento in cui molti giovani di talento sono cervelli in fuga. Magari aderendo a un progetto che permetta di guardare molto lontano. «Dall’Italia non bisogna scappare ma bisogna costruire aziende di livello internazionale. Dopo i grandi successi in Italia siamo pronti a esportare il nostro modello in tutto il mondo e siamo felici che il più famoso comune al mondo abbia deciso di importare la nostra filosofia che vede la contaminazione come creatore di valore culturale ed economico».

Dopo la candidatura per il premio HELM2.0, per la riqualificazione di Lower Manhattan, Talent Garden è stato selezionato come uno dei 5 progetti internazionali più interessanti tra gli oltre 300 partecipanti da tutto il mondo e rappresenterà l’unico simbolo dell’Italia alle premiazioni del 21 novembre a New York nella sede di Goldman Sachs.