La prima domanda che tutti mi fanno quando parlo della mia storia è come riesco a mantenermi e come sono riuscita a conservare i soldi per la mia avventura.

Vorrei sfatare un mito: viaggiare per lunghi periodi è più economico che partire per una breve vacanza, per diversi motivi.

1) In un viaggio a tempo indeterminato ci si sposta più lentamente, e a volte ci si ferma per diversi mesi. Esplorando zone con un costo della vita ridotto, si ha la possibilità di spendere davvero poco e di prolungare il viaggio. Affittare una casa è una soluzione economica e consente di sperimentare davvero la cultura locale.

2) Si può trovare lavoro mentre si viaggia. Tutti associano i viaggiatori tra palme e noci di cocco: questa immagine si discosta di molto dalla realtà dei fatti. Viaggiare è uno stile di vita, non si è in perenne vacanza, e questo include anche la parola lavoro. Ma chi dice che non possa essere divertente e parte integrante dell’esperienza?

Ecco i mestieri più gettonati tra i nomadi incontrati lungo il cammino: insegnante di Inglese, barman, aiuto in ostello in cambio di vitto e alloggio o ci si può unire alla schiera sempre più folta dei “Digital Nomads” che, computer alla mano, lavorano da ogni angolo del globo. Io mi mantengo in parte come insegnante di Inglese e danza e con il mio blog. È una strada che comporta sacrifici, ma per chi ama l’indipendenza al lavoro è la soluzione più adatta!

3) Spirito di adattamento: non c’è niente di meglio che un viaggio per imparare l’arte della sopravvivenza e del risparmio! In vacanza ci portiamo mezza casa dietro per qualche settimana. Provate a portarvi mezza casa sulla schiena per chilometri: la conversione al minimalismo è garantita! Questo implica anche spendere il meno possibile per cibo e alloggio. Significa adattarsi a camere con 40 gradi, a cibi esotici e camere spartane. In nome del risparmio (e dell’avventura)io sono riuscita perfino ad abituarmi alla convivenza con le blatte e a bruciarmi le papille gustative con il peperoncino!

Se siete disposti a sacrificarvi, niente vi impedisce di partire. Quando mi sento dire che sono fortunata, chiedo sempre all’interessato come mai non faccia lo stesso. Dove trovo i soldi? È la risposta più comune.

Ci sono persone che fanno fatica ad arrivare a fine mese, lo so bene. Per questo è necessario avere un goal ben preciso. Sono sicura che l’80% delle persone che vorrebbero essere al mio posto, in realtà potrebbero. Rinunciando al cellulare all’ultima moda, alla macchina e a qualche vizio.

La chiave è: quanto lo vogliamo davvero?

Per il mio piano di risparmio, ho rinunciato a tutto per mesi. Non è stata dura perché avevo un obiettivo. C’è chi ha conservato per anni prima di partire, chi ha venduto tutto ciò che aveva o chi ha affittato la propria casa. Le soluzioni disponibili sono limitate solo dall’immaginazione!

E per quanto riguarda il ritorno… chi dice che dovete per forza tornare?
In caso contrario, il viaggio vi avrà comunque insegnato ad adattarvi e trovare una soluzione per utilizzare l’esperienza come un punto a vostro favore sul curriculum!

Nessun sacrificio è grande abbastanza per realizzare un sogno.

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