Dammi tre parole: testa, cuore, coda. Non si tratta del sequel di un tormentone estivo ma dei punti che gravitano intorno a Cusco, ombelico del mondo inca e via d'accesso per il Machu Picchu. Cusco è un'icona del Sud America. Per il suo stile coloniale, per l'ubicazione strategica, per le vestigia di antichi palazzi e templi inca che si alternano ad edifici figli della dominazione colonica del sedicesimo secolo. Porta d'accesso per il mondo Inca, la città maestosamente rannicchiata nel ventre di una valle dell'altopiano, è stata progettata, a forma di puma.

La disposizione di Cusco è a forma di puma, animale venerato come sacro: Sacsayhuaman, importante centro rituale e rocca fortificata, rappresenta la testa munita di denti. Pumachupan, è la coda del sacro felino. Il Tempio del Sole, centro riproduttivo dell'universo inca, corrisponde ai fianchi dell'animale. Il cuore, infine, era Huacapata, la piazza cerimoniale che coincide oggi con la Plaza de Armas. Il risultato complessivo era straordinario: una cittadella fortificata e all'apparenza inespugnabile, al centro di un impero in forte espansione. Non perdetevi una visita nella Catedral, dove, se siete single potrete lasciare un bigliettino presso la statua di Sant’Antonio, chiedendogli la grazie di trovare il ragazzo giusto. Vagate nelle sale del complesso di Coricancha, il recinto d’oro da cui partivano i sentieri ai siti sacri. I più vicini a Cusco, sono Sacsayhuman fortezza megalitica che domina i tetti rossi della città.

Se Sacsayhuaman rappresentava gli occhi del puma di Cusco per la sua posizione elevata sulla città sottostante, Qenko era il cervello. el corso di una celebrazione annuale i sacerdoti sacrificavano un cucciolo di lama e, in base alla direzione che prendeva il sangue dell'animale, si poteva intuire come sarebbe stato l'anno successivo. Anche se il concetto di spa non era ancora stato coniato, gli Inca amavano le terme ancora oggi visitabili presso il sito di Tambo Machay.

Se siete deboli di cuore o soffrite di vertigini non sfidate i 320 gradini che portano al tempio del sole di Ollantaytambo. Si arriva senza fiato e, una volta conquistata la cima, non illudetevi che la discesa sia una passeggiata. Gli ampi gradini sconnessi e la mancanza di appigli rendono il viaggiatore, già debilitato dall'aria rarefatta in quota, instabile, però se sarete capaci di superare fobie o carenze fisiche, lo spettacolo sarà di una bellezza ineguagliabile.

Pillole di consigli

Cosa mangiare. Se amate i gusti speziati, non perdetevi il cheviche (pesce marinato arricchito da spezie ed erbe locali). Ottimi bocadillos di tradizione spagnola e una miriade di patate preparate in tutti i modi. Sulla carne, se siete animalisti come me, fate attenzione: non c'è animale che scampi alla griglia peruviana. Compresa l'alpaca (carne magra, contenente pochissimo colesterolo e, dunque, altamente digeribile) e il cuy: il porcellino d'India, animale domestico in molte famiglie italiane.

Donare per credere. Riempitevi lo zaino di magliette che sareste tentate di buttare via o di costumi che prendono polvere sul fondo dell'armadio e che ormai non usate più da anni. Sarà un modo per rinnovare il vostro guardaroba, facendo del bene. E, i vostri abiti, torneranno a vivere dall’altra parte del mondo.

Boleto Turistico Cuzco. Il modo migliore per visitare i sedici principali monumenti della città è acquistare il boleto turistico, un biglietto cumulativo che permette l'ingresso in tutti i musei della città e in tutti i siti archeologici della zona. Dura dieci giorni e il prezzo di 130 Sol è conveniente per avere un punto di vista completo dell'ombelico del mondo.