Per un breve periodo, nel 1999, Napster regalò al mondo il sogno (illegale) della musica gratis. Era un programmino che permetteva di scaricare gratuitamente canzoni da internet, attraverso un meccanismo di condivisione tra gli stessi utenti.
Ma le case discografiche e gli artisti non ricevevano alcun guadagno da quest'attività peer-to-peer, quindi si trattava praticamente di un atto di pirateria.
Per questo fu chiuso (con tanto di causa in tribunale ai suoi fondatori).

Nel tempo però Napster è rinato ed è diventato qualcos'altro: un servizio online che permette di ascoltare la musica in streaming dal computer e dallo smartphone dietro pagamento di un abbonamento mensile da 9,95 euro.
La buona notizia è che da qualche giorno funziona anche in Italia e che il primo mese è gratuito per chi si iscrive.

Il consiglio? Provatelo! Poi magari deciderete di non proseguire con l'iscrizione... ma vale la pena dare un'occhiata al catalogo, che contiene 20 milioni di brani e permette di scoprire canzoni e artisti da tutto il mondo, in base ai propri gusti… e non solo!