1. Non sei soddisfatta finché non vedi i risultati. Puoi trovarti al lavoro, a fare i salti mortali per raggiungere un obiettivo, oppure stai solo cercando di preparare una torta di frutta impeccabile. Ma se non raggiungi quell’obiettivo o la torta non è come quella che hai visto su un giornale di ricette, non sei soddisfatta e ti sembra di non aver concluso niente.

2. Fare «un grande sforzo» o «del tuo meglio» non è sufficiente. Se non arrivi dove volevi, non ce la fai ad andare avanti dicendoti: «Vabbè, ci sono andata vicina; X, Y e Z erano duri da battere». Ti ossessionerai senza fine sul perché non ce l’hai fatta e su come farcela la prossima volta.

3. Il successo è tutto e niente. Tornando alla torta, non ce la fai a dire: «Be', almeno la base è venuta bene!». Deve avere l’aspetto di una torta da programma di cucina, altrimenti hai l’impressione di aver semplicemente buttato via il tempo. Lo stesso vale sul lavoro, arrivarci vicino non ti soddisfa. Devi fare gol.

4. Se non riesci a fare esattamente quello che avevi programmato, lavori il doppio per recuperare quello che non hai ottenuto. Anche se si tratta di andare in palestra quattro volte la prossima settimana. Se salti un giorno, senti di 'doverci' andare un giorno in più per recuperare.

5. "Abbastanza bene" è un concetto che non riesci a comprendere. Se ci metti la faccia, deve essere fenomenale. Se stai studiando per un’interrogazione o un esame, sei capace di fare la nottata sui libri. Potresti cercare per settimane il fotografo migliore per il tuo matrimonio. Quando ti metti qualcosa in mente, non c’è niente da fare.

6. Sai benissimo che la vita sarebbe più semplice se ti aspettassi un po’ meno di quello che hai in mente, ma proprio non ce la fai. Perché quando visualizzi qualcosa nella tua mente, devi assolutamente ottenerla o potresti impazzire. E tutti quelli che ti circondano dovranno darti una mano o farsene una ragione.

7. C’è sempre qualche piccola cosa che ti infastidisce. Ad esempio, il fatto che la tua collega non ha richiamato quel fornitore che doveva sentire, oppure il fatto che gli asciugamani che hai comprato online sono arrivati e sono di una sfumatura leggermente diversa da come sembravano, o anche il fatto che le tue vecchie magliette bianche sono di un bianco più scuro di quelle nuove. Perché le cose non sono perfette come le hai in testa?

8. Rimandi. Secondo alcune ricerche, i perfezionisti hanno la tendenza a rimandare, perché attendono il momento in cui si sentiranno nella condizione migliore per fare quello che devono. Il che è terribile, perché ti riduci a lavorare a un progetto importante in pochissimo tempo, e quando poi inizi non finisci finché tutto non è perfetto.

9. Dedichi alle cose un tempo infinito perché non riesci ad accettare il fatto che le cose siano diverse da come le hai in testa. A volte ci metti una giornata intera per fare una cosa che pensavi avresti fatto in un’ora perché – caso puramente ipotetico – non pensavi di andare a quella festa di Halloween, ma adesso ti è venuta un’idea per il costume e vuoi che la maschera sia perfetta. Non ce l’ha nessuno, ma non ci vai finché non la trovi e quindi attraversi tutta la città per trovarla, e prima che tu te ne renda conto si sono fatte le 7 e non hai concluso quella presentazione a cui dovevi lavorare. Ahi!

10. Ti senti una scansafatiche dopo aver passato tutto il giorno a cercare di fare una cosa alla perfezione invece di finire tutto quello che dovevi. Perché avevi in programma di sbrigare cinque faccende e ne hai risolta una, perché ti sei infognata a fare qualcosa che non verrà mai fuori come ce l’avevi in testa. E ti sembra di aver buttato via la giornata.

11. Quando dici a qualcuno che sei pigro, si mettono a ridere e ti dicono di no. Ti sembra di essere pigra perché a volte le tue manie da perfezionista e le tue aspettative altissime fanno sì che le cose vadano più lente di quello che pensavi. E se non raggiungi i tuoi obiettivi, ti senti una fallita.

12. Potresti ossessionarti per un errore che hai fatto per giorni. E anche di più. Probabilmente ti ricordi ancora dell’errore che hai fatto al tuo saggio di pianoforte quando avevi 12 anni.

13. Qualsiasi cosa può innervosirti se non va come 'dovrebbe'. Come quando ti trovi nella cucina di un’amica, cerchi un bicchiere e guardi nel posto dove, a logica, dovresti trovarli, ma lei invece ci tiene i guanti da forno.

14. Quello che per gli altri è un po’ di disordine per te è una tragedia.

15. D’altra parte, il tuo casino per te ha senso e se qualcuno ti sposta le cose che hai impilato una sull’altra non ci capisci più niente. Ecco perché preferisci essere una casinara, e già che ci sei, non mettere tutta quella posta sulla mia scrivania. Grazie.

Via Cosmopolitan.com

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Amy Odell
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Amy Odell is the former editor of Cosmopolitan.com. Chief amongst her interests are cats and Beyonce. She is a feminist (thank you for asking) and ex-fashion journalist. She is the author of the hilarious book of essays, Tales from the Back Row: An Outsider’s View From Inside the Fashion Industry.