Novembre è il mese dedicato alla sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, per ricordarci che ogni giorno si consumano piccole e grandi violenze che lasciano a bocca aperta. Violenze, anche verbali, non meno orribili della violenza fisica. Come l'episodio di oggi, che coinvolge Fedez e l'Onorevole Maurizio Gasparri, che si è fatto ben poco onore insultando pubblicamente su Twitter una fan del rapper.

Maria Pia su Twitter ha come foto profilo una sua foto vicino a Fedez e ha scelto come nick "Fedeziana" proprio in omaggio al suo cantante preferito. Un ricordo di una bella serata in cui ha incontrato il suo idolo.

Non c'è da stupirsi che si sia precipitata a difendere il suo idolo dopo che Gasparri, questo pomeriggio, l'ha definito un "coso colorato", riferendosi ai suoi tatuaggi variopinti. Maria Pia ha replicato, twittando: «Caro Gasparri, il "coso colorato" è una persona pulita e umile, a differenza tua che sei sporco e telo credi perché sei un deputato».

Certamente Maria Pia non è stata molto carina a rivolgersi al Vicepresidente del Senato in questi termini. Forse è ancora molto giovane e avrebbe dovuto pensarci 10 volte prima di scrivere una cosa del genere. Gasparri però non è stato da meno. Ha raccolto la provocazione e ha risposto a Maria Pia: «Meno droga, più dieta, messa male.» Un twit prontamente cancellato dal senatore, che dev'essersi reso conto della gaffe. Una frase che, probabilmente, all'estero avrebbe fatto rotolare la testa di chiunque ricopra un incarico istituzionale. La schermata del botta e risposta tra Maria Pia e Gasparri ha fatto il giro della rete.

Fedez sulla sua pagina Facebook ha difeso Maria Pia da questo attacco, inguisto e offensivo, con queste parole:

«(...) voglio fare l'unica cosa concreta che mi sembra possibile: se MariaPia, la ragazza insultata dal Vice Presidente del Senato, decidesse di rivalersi tramite vie legali, io sarò felice di sostenere il costo dell'azione. Non per dispetto. Non per vendetta. Per ottimismo. Perché non ce la faccio più a leggere quotidianamente di queste persone. (...) Per me il rispetto, in particolar modo da parte di chi detiene il potere, è la base della democrazia rappresentativa e della società civile stessa. (...) Io non ce la faccio a considerare un atto di violenza come qualcosa che non mi riguardi. Non è politica. E' solo buon senso.»

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Gaia Giordani
WEB EDITOR
Copywriter e blogger della prima ora, divoro serie TV e nel tempo libero sforno muffin al cioccolato. Ho scritto da poco il mio primo romanzo. Cintura nera di karate. Ho un'insana passione per gli squali, una volta ne ho accarezzato uno. 99% digital, 1% human.