Lo zenzero ha tante proprietà curative ma anche delle controindicazioni, come tutti gli alimenti.

Sono famose, per esempio, le proprietà della tisana allo zenzero quale rimedio naturale contro tosse, raffreddare e influenza. Lo zenzero fa bene alla digestione e favorisce una naturale assimilazione dei cibi.

Ma in alcuni casi lo zenzero può far male. Se si soffre di colon irritabile, per esempio, è meglio non assumerlo, come pure è nota la correlazione tra zenzero e gastrite.

Gli usi dello zenzero sono i più vari, sia per quel che riguarda l’aspetto medicinale che quello alimentare (ma ricordatevi che la buccia dello zenzero è meglio non mangiarla perché potrebbe comportare irritazioni).

Approfondiamo quindi le proprietà curative dello zenzero, guardando ai suoi benefici e a come usarlo, poi soffermiamoci sulle cose a cui prestare attenzione e sulle principali controindicazioni dello zenzero.

I benefici dello zenzero sono tanti

Lo zenzero è un efficace rimedio in caso di malattie e sindromi da raffreddamento.

Una tisana allo zenzero può rappresentare un efficace rimedio naturale contro tosse, raffreddore, influenza, mentre mangiare alcuni pezzettini di questo gustoso rizoma favorisce l'espulsione delle tossine dall'organismo, facilita la digestione, dona sollievo allo stomaco infiammato favorendo una naturale assimilazione dei cibi.

Le proprietà dello zenzero, insomma, sono tante e sempre più conosciute da un numero crescente di persone.

Dov'è il trucco? A cosa bisogna stare attenti per evitare di incappare nei fastidiosi effetti collaterali dello zenzero?

Come usare lo zenzero per godere di tutti i suoi benefici

Più che di effetti collaterali veri e propri, ci sono determinate categorie di persone afflitte da malattie o più in generale da disturbi che non possono consumare lo zenzero con eccessiva leggerezza.

Ma anche nelle persone normali un eccessivo uso dello zenzero, che può diventare vero e proprio abuso, comporta quegli stessi problemi che lo zenzero, in modiche quantità, riesce così efficacemente a contrastare.

Nausea, vomito, diarrea, intossicazione alimentare: queste le conseguenze più gravi di un'ingestione scriteriata e sconsiderata dello zenzero.

La prima cosa da fare quando si decide di gustare un po' di zenzero è dunque quella di limitarsi. La dose giornaliera raccomandata è infatti compresa tra i 10 e i 30 grammi di radice fresca. Assumerne in più significa rischiare di andare incontro a sgradevoli controindicazioni.

Attenzione anche al modo di consumare questa pianta. Lo zenzero va sbucciato e va gustata solo la parte interna della radice. Mangiare la buccia, soprattutto se non accuratamente lavata, può comportare infezioni o irritazioni digestive.

Le principali controindicazioni dello zenzero

Lo zenzero è altamente sconsigliato alle persone che soffrono di calcoli biliari. Lo zenzero, infatti, stimola infatti il rilascio di bile da un particolare organo, la cistifellea: le conseguenze, per chi è afflitto da calcoli negli stretti condotti addetti al trasporto di questo liquido, sono facilmente intuibili.

Anche chi soffre di colon irritabile deve fare molta attenzione con la pianta di zenzero. Favorendo i movimenti intestinali, questo prodotto è assai efficace in caso di stipsi o di stitichezza, ma ha effetti controproducenti se il colon è irritato. In questo caso può favorire diarrea, eccessiva motilità intestinale e addirittura stimolare la produzione di gas.

Attenzione anche al nesso tra zenzero e gastrite. Soprattutto se assunto in elevate quantità, lo zenzero può favorire la comparsa di ulcere, una patologia del tratto digestivo molto fastidiosa.

Occhio, inoltre, all'assunzione concomitante di determinati farmaci (anticoagulanti orali, antinfiammatori, antiaggreganti piastrinici), di cui lo zenzero può esaltare gli effetti.

Lo zenzero fa male? Parlane con il tuo medico

Prima di iniziare ogni tipo di trattamento, è buona norma chiedere al medico quali sono i cibi e le sostanze da evitare: lo zenzero potrebbe rientrare tra queste.

Anche durante la gravidanza e l'allattamento l'uso dello zenzero andrebbe limitato allo stretto necessario, soprattutto per evitare un sapore troppo forte del latte. Tuttavia il dibattito medico in proposito è ancora in corso, nel dubbio meglio limitarsi a bassi dosaggi, evitando gli eccessi.

Chi soffre di allergie potrebbe incappare in sgradevoli eruzioni cutanee o altre reazioni di varia natura in caso di assunzione di zenzero.

Tra gli altri effetti collaterali dello zenzero, soprattutto di quello assunto in polvere, rientrano il gonfiore addominale e l'aerofagia.

Studi recenti, inoltre, hanno dimostrato che lo zenzero può influenzare la pressione del sangue, la capacità di coagulazione e lo stesso ritmo cardiaco. Per tutti i soggetti alle prese con ipertensione e problemi cardiaci, insomma, l'assunzione di questo prodotto andrebbe effettuata sotto stretta sorveglianza medica.

Infine, lo zenzero fa male alla tiroide? Al momento è impossibile rispondere a questa domanda, data l'esiguità di ricerche sull'argomento. Finora, però, non è emersa alcuna relazione tra zenzero ed eventuali problemi a questa importante ghiandola corporea.