La sideremia alta è un problema che va affrontato, perché trascurarlo potrebbe portare delle conseguenze poco gradevoli.

Si possono rischiare addirittura l'infarto, il diabete, la depressione, problemi alla tiroide e alcune malattie neurodegenerative precoci.

La sidermia esprime la quantità del cosiddetto "ferro circolante", cioè quello legato alla transferrina (proteina responsabile del trasporto del ferro).

I valori di riferimento sono molto variabili in base al sesso, all'età, al performance status del soggetto ed altre caratteristiche.

La sideremia alta non va sottovalutata. Quando un esame del sangue ha rilevato che la sideremia è fuori dai valori normali, ci troviamo di fronte a ciò che viene chiamata ipersideremia.

Le cause del ferro alto nel sangue sono diverse, ma una dieta con alimenti ricchi di ferro può essere uno dei fattori critici. Anche certi farmaci possono concorrere all'insorgere del problema della sideremia fuori norma.

Una volta verificata l'esistenza di questo aumento della concentrazione di ferro nel plasma bisogna correre ai ripari, rivolgendosi al medico di fiducia, per intraprendere il percorso terapeutico più efficace.

Questo spesso passa dalla revisione dei menu quotidiani e dall'assunzione di specifici farmaci, per smaltire gli eccessi ferrosi.

Con il termine ferro sierico si intende la presenza nel sangue di alte concentrazioni di ferro. In particolare, quando si fanno analisi si misura la quantità di minerale legato alla transferrina, la proteina che trasporta il ferro nel sangue, che è quella che viene misurata.

I test determinano se i valori del ferro nel siero sono superiori a 150 mcg/dl negli uomini, 160 mcg/dl nelle donne e 119 mcg/dl nei bambini.

Ma, perché si produce questo squilibrio di ferro? Che cosa possiamo fare per regolare i livelli di ferro presenti nel nostro sangue? In parole povere sideremia alta cosa significa? Ecco le risposte.

Sideremia alta, i sintomi

Quando i livelli di ferro nel sangue sono più alti del normale si dovrebbe prestare molta attenzione in quanto ciò potrebbe causare alcune anomalie che possono successivamente portare a delle vere e proprie patologie (cosa che vogliamo assolutamente evitare).

Tra i sintomi più comuni possiamo trovare stanchezza, ansia, depressione, disturbi dell'umore, dolori articolari e perdita di capelli.

Inoltre, la sideremia può anche causare disturbi del ritmo cardiaco come aritmia o tachicardia, problemi di fertilità che ci rendono più vulnerabili ai disturbi del metabolismo e del sistema nervoso (la sideremia alta in gravidanza può essere molto pericolosa).

Sideremia alta, le cause

Risulta molto difficile parlare di un motivo specifico che causi un aumento della sideremia, anche se ci sono un certo numero di fattori di rischio che si dovrebbero sapere.

Innanzitutto, la dieta. Le abitudini alimentari, come ad esempio una dieta troppo ricca di cibi ad alto contenuto di ferro, può essere un fattore scatenante.

Inoltre, la presenza di malattie del fegato o la somministrazione di alcuni farmaci possono anche aumentare i livelli di concentrazione di ferro nel sangue. Tantomeno si deve sottovalutare il ruolo svolto da alcune malattie del sangue o da altri squilibri.

Sideremia alta, che cosa fare

Se, dopo un esame analitico hai scoperto che la tua sideremia è elevata, allora bisogna proprio porvi rimedio. Ci sono diverse strategie per combattere il problema e monitorare sideremia.

Il primo è quello di rivedere l'alimentazione e seguire una dieta speciale, dove il ferro non è assolutamente protagonista.

Quindi, si dovrebbe optare per la fibra, con frutta e verdura. Inoltre, questa dieta può essere accompagnata dalla prescrizione di un farmaco specifico dal medico, per facilitare la rimozione di ferro in eccesso.

Per poter prescrivere i migliori rimedi alla sideremia alta, il medico cercherà di comprenderne le cause e, solo in seguito, provvedere all'individuazione della terapia più efficace.

In linea di massima, i principali rimedi sono relativi all'assunzione di farmaci a base di chelanti, che possono legare il ferro in eccesso permettendone poi l'eliminazione attraverso l'organismo.

Se si soffre di anemia sideroblastica, può essere importante anche la somministrazione di vitamina B6, che consentirà all'organismo di produrre globuli rossi di dimensioni normali.

Per poterne sapere di più vi consigliamo naturalmente di ricorrere alla consulenza specifica del vostro medico di fiducia, che vi potrà supportare nella scelta della terapia più efficace e promettente.