Alzi la mano chi di noi si piace fino in fondo e pensa che il giudizio degli altri sia poco importante. Poche, troppo poche, ne siamo sicure. Sono tanti i condizionamenti sociali e culturali che ci vogliono magre, con lineamenti delicati e pelle perfetta, ed è difficile, lo dico in prima persona, passare indenni attraverso le "aspettative" estetiche, altrui ma che finiscono per essere anche le nostre.

La perfezione non esiste: è quello che dovremmo ripeterci tutte e tutti i giorni, ed è anche il messaggio che questo spot vuole trasmettere, quindi perché non provare semplicemente ad essere noi stesse al meglio? Sfida che sembra facile ma che non lo è per niente, e che per essere vinta deve passare prima di tutto attraverso l'accettazione dei nostri difetti.

Vitasnella nei giorni scorsi ha lanciato la campagna The Perfect Woman per farci riflettere sugli stereotipi del corpo femminile. Il video, in una manciata di giorni, è diventato virale facendo molto discutere

youtubeView full post on Youtube

L'aspetto fisico della ragazza protagonista del video viene giudicato da otto sconosciuti, uomini e donne di età diverse che possono modificare attraverso un mapping digitale i tratti del suo viso e le fattezze del suo corpo. Lei è al centro dello studio, sembra un ologramma ma in realtà è una donna in carne ed ossa, quindi immaginiamo che i commenti delle persone sul suo corpo (in italiano ma con i sottotitoli in inglese) non le facciano proprio piacere, anche se si tratta di finzione.

Il risultato del morphing è una bellezza stereotipata e — per noi — proprio per questo insignificante. Senza retorica: il meraviglioso sorriso della ragazza "vera" alla fine dello spot vale più di mille ritocchi. È lei, con l'accessorio migliore che una donna possa indossare: no, non il maglione nero a collo alto, il suo sorriso!

Vedere per credere. E se vi va, dite la vostra con l'hashtag #mestessaalmeglio, contribuendo così al progetto The Perfect Woman.

Headshot of Marina Questa
Marina Questa
tutto questo web un giorno ti sarà utile (cit.)