Sono curvy e me ne vanto. «In un mondo di ragazze che fanno la dieta per essere belle, e magrissime, e perfette, io faccio la dieta per stare bene. A un anno dall'inizio, svariati chili e taglie perse, nuove abitudini alimentari (più sane) e forza di volontà rinnovata, mi godo la mia taglia 48 (perché curvy sono e curvy rimango).» Giovanna G.
Dobbiamo avere le stesse opportunità. «Io non sono una di quelle ragazze con taglie da modella: ho una 44. A volte trovo richieste di lavoro per hostess che richiedono una taglia 38/40/42, quindi non mi posso iscrivere. Non bastano un bel viso, gentilezza, simpatia e solarità? Le ragazze che non rientrano in quei canoni sicuramente pensano: "Allora devo mettermi in dieta allora devo fare qualcosa per il mio corpo?". Bisogna dare le stesse opportunità a tutte, senza penalizzare chi ha una taglia in più o in meno.» Mascara M.
Al mio uomo piaccio così. «Sto seguendo una dieta per perdere qualche chilo e per stare bene con me stessa, anche perché quando ero più piccola ero più magra e stavo fisicamente meglio. Però ora, nonostante questi chili di troppo, ho acquisito una consapevolezza maggiore del mio corpo e la mia autostima ne è uscita addirittura migliorata. Quando lo sguardo del mio uomo si posa sulle mie curve, all'inizio pensavo «Oddio... i miei chili di troppo non gli piacciono!», invece ora sono pienamente consapevole che quello sguardo è pieno di gioia e passione nel vedere le curve belle abbondanti, e non i chili in più.» Francesca F.
L'importante è sentirsi bene. «Io mi sono messa a dieta perché, fin da bambina, più crescevo e più ingrassavo. Ora mi porto dietro più peso del dovuto, con conseguenti problemi alla schiena a causa del seno troppo grande. Sono dell'opinione che perdere peso sia una cosa molto personale e quindi non giudicabile da terze persone. Se ci si sente bene con qualche taglia in più perché dimagrire?» Sara B.