Abbronzatura, ecco la guida pratica per una tintarella perfetta in un week-end.

Rivalutato dalle ricerche scientifiche sulla produzione di vitamina D e sul rapporto luce/umore/salute, sembra che il sole da nemico sia diventato amico della pelle. A patto di saper usare la protezione, senza lesinare sulla quantità del prodotto, sulla qualità degli attivi e (novità) sull'uso di cosmetici che fanno squadra con il solare permettendo di ottenere una pelle splendida, abbronzata ma senza macchie & rughette. Le più recenti raccomandazioni sono di esporsi un'ora al giorno senza filtri per produrre vitamina D a sufficienza anche per l'inverno. Per adottare questa buona regola, però, è necessario crearsi una base di melanina che autoprotegga dai pericoli Uv quando non puoi usare il filtro. A questo scopo, prima di andare in vacanza sfrutta i weekend e le piccole pause giornaliere all'aperto per esporti dopo aver applicato un attivatore dell'abbronzatura.

Crea una base per l'abbronzatura

Perché il solare dia il meglio di sé, è importante che la pelle sia pronta a riceverlo. Fai quindi uno scrub per eliminare in modo meccanico le cellule morte, mettendolo in agenda uno-due giorni prima dell'esposizione al sole. Evita invece i peeling chimici con principi esfolianti aggressivi perché sensibilizzano la pelle predisponendola a scottature e irritazioni. E ricorda che, dopo la pulizia profonda, il solare non va messo sulla pelle nuda: meglio applicare prima un idratante-corpo arricchito con vitamine e minerali antiossidanti, per controbilanciare l'effetto dei radicali liberi prodotti in dosi massicce sotto gli Uv.

Tintarella a rischio zero?

Memorizza queste regole.

  • Applica il solare prima di uscire, non quando sei già in spiaggia. Gli lascerai il tempo di creare lo scudo protettivo.
  • Inizia sempre con un fattore 50. Anche se hai la pelle olivastra, finché la melanina non avrà creato uno scudo protettivo ti serve un filtro alto per prevenire il fotoinvecchiamento.
  • Riapplica il prodotto ogni 2-3 ore (più spesso se sudi o fai il bagno) e ricorda che, quando sarai scura, una protezione media sarà comunque necessaria.
  • Se vuoi che il fattore di protezione funzioni a dovere, la quantità da applicare è di 2mg/2cm, più o meno 6 cucchiaini da tè, pari a 36 g (regola stabilita dalla Direttiva Europea n.647/2006).
  • Se hai più di 25 anni, scegli prodotti arricchiti con antiossidanti come i bioflavonoidi, che impediscono la degenerazione ossidativa causata dalle radiazioni Uva, Uvb e Ir.
  • Per evitare che l'abbronzatura causi rughe da disidratazione, punta sui solari che contengono anche acido ialuronico, capace di richiamare acqua fino a 1.000 volte il suo volume.
  • I filtri chimici possono essere pericolosi: punta sui filtri organici mixati a quelli fisici come l'ossido di zinco.
  • Non esagerare con l'esposizione e ottimizza il rapporto tempo/risultati usando solari arricchiti con illuminanti ottici e/o acceleratori e precursori della produzione di melanina.

Se sei Bio-Addict

Forse non sai che i filtri chimici sono vietati nei disciplinari dei cosmetici eco-bio perché considerati molto inquinanti quando si accumulano. In questi prodotti si trova generalmente solo un filtro fisico, il biossido di titanio (Titanium Dioxide) che però scherma solo gli Uvb e quindi viene abbinato ad attivi come il gamma orizanolo o l'ossido di zinco per creare uno scudo anche contro gli Uva. L'ossido di zinco ha lo svantaggio di somigliare a una calce bianca e poco spalmabile, quindi viene micronizzato per trasformarlo in polvere finissima che, purtroppo, sotto il sole tende a produrre radicali liberi. Per questo, se scegli il solare bio devi controllare che contenga anche un corposo set di antiossidanti come l'olio di germe di grano (ricco di tocoferoli e vitamina E), l'olio di carota, i polifenoli e il resveratrolo che, durante l'esposizione al sole, ha un effetto protettivo anche sui fragilissimi vasi capillari.

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